LA PROPOSTA
MESTRE Riuscirà la Biennale di Venezia a rivitalizzare il parco

Sabato 20 Aprile 2019
LA PROPOSTA
MESTRE Riuscirà la Biennale di Venezia a rivitalizzare il parco Albanese? Lo chiede il gruppo Pd veneziano in un'interrogazione all'Amministrazione Brugnaro, con prima firmataria Monica Sambo. Non mettono in discussione il valore della Fondazione La Biennale, riconosciuto nel mondo, ma la possibilità di rivitalizzare davvero il parco con un progetto calato dall'alto e senza la partecipazione dei cittadini.
«Fino ad oggi questa Amministrazione ha attuato iniziative anti degrado ad alto impatto mediatico e principalmente repressive, tra le quali la demolizione dei cubi, costata alla collettività 80 mila euro ma che non ha sortito effetti significativi di contrasto allo spaccio di droga, se non spostare gli spacciatori in altre zone del parco». Per contrastare davvero il degrado, per Sambo e il gruppo Pd, «è invece necessario, prima di tutto, evitare l'abbandono degli spazi pubblici, rendendoli attrattivi».
E proprio al parco Albanese, dicono, ci sono le condizioni ottimali per ripartire perché è «lo spazio pubblico a più alta concentrazione di strutture ludico-ricreative, sportive e culturali dell'intero Comune di Venezia: spazi gestiti dalle Associazioni sportive (due palestre, campi da calcetto e da tennis coperti e scoperti, una piscina coperta e una scoperta), zone con giochi per bambini e per gli sport all'aria aperta (bocciofile, tavoli da pingpong, campi da basket e da volley), un'arena all'aperto illuminata, una biblioteca pubblica, un centro civico polivalente e un teatro già restaurato dalla precedente Amministrazione».
Il centro civico, però, è mezzo abbandonato (chiusi gli uffici Anagrafe e quelli dei vigili urbani), la biblioteca, per carenza di personale, ha ridotto l'orario, il teatro è ancora vuoto.
Ora la Giunta Brugnaro ha varato un bando per trovare il nuovo gestore dell'unico bar presente al parco, chiuso ormai da oltre un anno e mezzo e, appunto, vuole assegnare la gestione del centro civico e del teatro alla Biennale, spiegando che si creeranno degli spazi per i giovani nei quali potranno fare prove di musica, suonare con i propri gruppi e soprattutto stare insieme e socializzare.
«Va bene, è un primo passo, ma come li coinvolgono questi giovani? - chiede Monica Sambo -. Ci sono tantissime associazioni, compagnie teatrali amatoriali e non, ma anche singoli cittadini, che chiedono da tempo di poter usufruire di nuovi spazi, ma non ottengono risposta. Per questo un progetto partecipato sul Parco Bissuola potrebbe non solo soddisfare le esigenze delle singole associazioni e dei cittadini ma essere anche un esempio di come il degrado e la sicurezza nelle città possono essere migliorati proprio assieme alle persone in stretta collaborazione con l'Amministrazione». (e.t.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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