LA MANOVRA
VENEZIA È il governo, con una norma inserita nel maxiemendamento

Domenica 23 Dicembre 2018
LA MANOVRA VENEZIA È il governo, con una norma inserita nel maxiemendamento
LA MANOVRA
VENEZIA È il governo, con una norma inserita nel maxiemendamento sulla Legge di bilancio ad autorizzare il Comune di Venezia a istituire la tassa di sbarco (meglio definirla imposta, però) annunciata alcuni giorni fa dal sindaco Luigi Brugnaro.
La norma è contenuta nel documento sulla manovra, oggetto di polemiche e contestazioni in Parlamento, in fase di approvazione con voto di fiducia - a quanto si diceva ieri sera - nel corso della notte.
Nel caso passasse, dunque, Venezia e il sindaco Luigi Brugnaro porterebbero a casa un altro via libera sul fronte della gestione del turismo da inserire nel dossier che dovrebbe essere mandato all'Unesco a breve dal ministero dei beni cullturali.
IL VIA LIBERA
Nello specifico, l'articolo (in gergo burocratico inserito nel comme653 quaterdecies), prevede che il Comune di Venezia sia autorizzato ad applicare, per l'accesso con qualsiasi vettore alla città antica e alle altre isole minori della laguna il contributo alternativo all'imposta di soggiorno.
In una prima stesura si parlava di un'imposta di sbarco, da applicare fino ad un massimo di euro 1.50 da riscuotere, unitamente al prezzo del biglietto, da parte delle compagnie di trasporto e dalle compagnie di navigazione che forniscono collegamenti marittimi di linea. L'imposta dovrebbe essere incassata dalla compagnia di trasporto responsabile sia del pagamento da parte del passeggero, sia della presentazione della dichiarazione e degli ulteriori adempimenti previsti dalla legge e dal regolamento comunale.
RESIDENTI E PENDOLARI ESENTI
L'imposta non sarebbe dovuta dai soggetti residenti nel Comune, dai lavoratori, dagli studenti pendolari.
Il gettito del tributo, così come annunciato e richiesto dal sindaco Luigi Brugnaro, è destinato a finanziare interventi in materia di turismo e interventi di fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali.
IL GETTITO PER I SERVIZI
Una norma, insomma, costruita a misura di Venezia. E una tassa che servirà a compensare i maggiori costi derivanti al turismo mordi e fuggi, quello giornaliero, soprattutto quello dell'asporto di rifiuti della pulizia della città. Il balzello, infatti, è alternativo alla tassa di soggiorno che paga chi pernotta in città e, a differenza di quanto sembrava nella prima versione, dovrebbe riguardare non solo chi sbarca da un mezzo acqueo, ma anche chi arriva in treno o con altri mezzi di trasporto. Il comma, infatti, parla di accesso con qualsiasi vettore.
Resta ora da vedere se il comma, come il resto del maxiemendamento, supererà il voto alla Camera. Ma il vincolo della fiducia dovrebbe essere una garanzia per Ca' Farsetti.
Davide Scalzotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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