LA GIORNATA
Poteva essere un tranquillo sabato di prove, invece quella di ieri

Domenica 26 Gennaio 2020
LA GIORNATA
Poteva essere un tranquillo sabato di prove, invece quella di ieri si è rivelata una giornata non meno animata delle altre per il Festival di Sanremo 2020. Prima i post sui social con i quali il rapper Junior Cally ha rotto il silenzio nel quale si era rintanato da quando aveva visto la sua partecipazione alla manifestazione essere messa a rischio dopo essere finito al centro delle polemiche per i versi di alcune sue canzoni, ritenuti violenti e sessisti. Poi l'intervento di Amadeus, che - spinto dallo sfogo di Cally - ha deciso di intervenire nella vicenda, dando idealmente al rapper una pacca sulla spalla (il presidente Foa, invece, negli scorsi giorni sembrava averne chiesto l'esclusione, invitando il conduttore a «riportare il Festival nella sua giusta dimensione»).
LA LETTERA
Dunque la lettera aperta ad Amadeus scritta dal figlio di Claudio Villa, che si è detto indignato per l'assenza di un omaggio al padre nell'ambito delle celebrazioni per i settant'anni della kermesse. Infine, a giornata ormai praticamente conclusa, l'annuncio inaspettato: i Ricchi e Poveri ospiti a Sanremo nella formazione originaria in quartetto (con il ritorno della bionda Marina Occhiena e di Franco Gatti, che aveva lasciato il gruppo nel 2016). È ad alcune storie su Instagram che Junior Cally ha affidato i suoi pensieri sulle polemiche degli ultimi giorni: «Ho provato a spiegare che era un altro periodo della mia vita e che il rap ha un linguaggio descrittivo nel bene e nel male e rappresenta la cruda realtà come fosse un film», ha scritto a proposito dei versi delle canzoni incriminate (risalgono al 2017). Stimolato forse dai vari endorsement a suo favore (compreso quello di Maria De Filippi: «Io credo che la componente artistica conti», ha detto la conduttrice, paragonando il suo caso a quello di un rapper che ha rischiato l'esclusione ad Amici), Cally si è fatto coraggio e ha chiarito di trovare «insopportabile la sola idea della violenza contro le donne, in ogni sua forma»: «Non era e non sarà mai mia intenzione ferire qualcuno. Ad Amadeus ho proposto un brano che non ha quei testi e quelle immagini». «Parole di circostanza», per la senatrice Pd Valeria Valente, presidente della commissione femminicidio. Che però sono servite a convincere Amadeus a rompere anche il suo, di silenzio. Il conduttore ha fatto diffondere una brevissima nota stampa, chiarendo - tra le righe - di aver sempre difeso Junior Cally: «Apprezzo le tue parole, non avevo dubbi sul suo pensiero». I due si sono anche fermati a parlare dopo le prove in teatro insieme all'orchestra.
LA VICENDA
Se la posizione di Amadeus è chiara, quella della Rai - che non si è ancora espressa in maniera ufficiale sulla vicenda - potrebbe diventarlo dopo i risultati delle elezioni regionali in Emilia-Romagna e Calabria di oggi. Quando su Sanremo, nel frattempo, saranno piovute altre tegole. Fiona May picchia ancora duro sulla questione delle donne: «Quella frase detta da Amadeus, sul passo indietro che devono fare le donne rispetto agli uomini, non si commenta». Lo fa nel giorno in cui Georgina Rodriguez (Lady Ronaldo), una delle donne del Festival, viene avvistata nella città dei fiori, confermando di aver trovato un accordo con la Rai (aveva fatto discutere il suo cachet: si era parlato di 140mila euro). Tra gli indignati dell'ultim'ora, il figlio di Claudio Villa protesta per il mancato omaggio al Reuccio (ventisei volte in gara al Festival: quattro le vittorie): «Vergognoso che non si sia potuto o voluto trovare uno spazio per ricordarlo». In forse anche l'omaggio a Modugno di Massimo Ranieri (duetterà con Tiziano Ferro su Perdere l'amore).
LA NOTIZIA
Ma per i fan del revival c'è un'altra bella notizia, dopo la conferma di Al Bano e Romina: il ritorno dei Ricchi e Poveri, in quartetto. Restarono in tre durante le prove del Festival 1981, quando dopo una lite con l'altra voce femminile, Angela Brambati, Marina Occhiena lasciò: «È come ritrovarsi in famiglia dopo un lungo viaggio e rinsaldare un legame essenziale», dicono, archiviati i rancori e le tragedie (nel 2013 morì a 23 anni il figlio di Gatti). Si esibiranno come ospiti durante la seconda serata, il 5 febbraio, per i cinquant'anni de La prima cosa bella.
Mattia Marzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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