L'ASTA
MESTRE Vince l'Alì. E a sorpresa, visto che nella corsa per acquisire

Mercoledì 17 Luglio 2019
L'ASTA
MESTRE Vince l'Alì. E a sorpresa, visto che nella corsa per acquisire l'area dell'ex Umberto I la società padovana della grande distribuzione (112 supermercati ed ipermercati tra Emilia Romagna e Veneto, dove è leader di mercato raggiungendo nel 2018 una quota di mercato del 17,7%, con 3.800 dipendenti) aveva mantenuto un profilo così basso da non uscire mai allo scoperto. Ma ieri mattina, alle 11 nello studio della commercialista Federica Candiotto, curatrice fallimentare del crac della Dng, assieme alla Dream House Mestre di Flavio Campagnaro e Fabio Pesce, c'erano anche Gianni Canella, vicepresidente, e i legali del Gruppo Alì. Entrambe le società in corsa con l'offerta di partenza di 15 milioni di euro ma arrivando, rialzo dopo rialzo, alla bellezza di 26.500.000 euro, quando la Dream House ha gettato la spugna. Ed ora l'ex ospedale è ufficialmente di Alì Spa.
GARA AL RIALZO
L'asta è durata 90 minuti. E se il valore dell'area del buco di Mestre è quasi raddoppiato nel tempo di una partita di calcio, significa che la città è ancora appetibile per chi vuole investire. Federica Candiotto era ottimista, ma non si aspettava un successo simile: «Una vendita a 26,5 milioni di euro era difficile da prevedere, saranno contente le banche creditrici... - commenta la commercialista -. Siamo partiti dalla base d'asta di 15 milioni e, con successivi scatti in aumento di 50mila euro, siamo arrivati a questa somma offerta da Alì Spa». Con due società in corsa si pensava di arrivare tra i 18 e i 20 milioni di euro, ma la presenza di un gruppo come Alì - che deve aver fatto bene i calcoli per presentarsi ad un'asta che offriva uno spazio di oltre 5 ettari sul quale ci sta molto di più di un semplice ipermercato - e della Dream House che aveva già pronto un progetto con tre torri da 50 appartamenti ciascuna, ha fatto ben presto capire che si sarebbe andati oltre quella cifra. «Ci sono stati 112 scatti in aumento, con rilanci entro un tempo massimo di 2 minuti facendo partire ogni volta il cronometro - racconta Candiotto -. Alla fine l'ha spuntata Alì Spa, ma la cosa più importante in tutta questa operazione, e lo dico da mestrina, è che togliamo la città da questo buco nero».
«ATTENTI ALL'AMBIENTE»
«Ci ha spinto a fare questo importante investimento il processo di rigenerazione già in corso della città di Mestre al quale vorremmo dare il nostro contributo cercando un alto equilibrio tra le esigenze del mondo del lavoro e dell'impresa, e quelle non meno importanti rappresentate dalle Istituzioni e dalle altre voci nelle quali si esprime la ricchezza delle comunità locali» si legge nella nota diffusa ieri pomeriggio da Alì Supermercati, azienda della grande distribuzione fondata da Francesco Canella, con un fatturato che ha superato il miliardo di euro. «Alì Spa è un'azienda veneta, legata al territorio dove è nata e cresciuta dal 1971 ad oggi, crediamo nel Veneto e nelle capacità imprenditoriali di questa regione - afferma il presidente Francesco Canella a margine dell'operazione di acquisizione che ora rimette in moto un pezzo di città rimasto nel degrado per oltre un decennio -. Negli ultimi anni abbiamo accettato diverse sfide, da ultima la realizzazione del punto vendita di Onè di Fonte, nel Trevigiano, dove abbiamo realizzato una struttura completamente green: dotata di verde verticale ed orizzontale, costruita con tecnologie innovative, dotata di pannelli fotovoltaici ed esternamente rivestita di una ceramica foto attiva, il cui effetto per la riduzione dell'inquinamento equivale alla presenza di 73 alberi». Alì, che ha un supermercato proprio lì a due passi, in piazzale Candiani, ma anche in via Piave, Chirignago, Marghera, Favaro con un altro in costruzione alla Bissuola, sottolinea la sua massima attenzione al territorio e al rispetto dell'ambiente. «Ci impegniamo a costruire opere sostenibili, e aiuta le diverse attività sociali presenti nelle comunità locali riprende la società -. Pertanto, seguendo questi valori, è intenzione dell'azienda realizzare nell'area di Mestre un intervento di qualità, al meglio delle eccellenze professionali che coinvolgeremo».
ROGITO IN UN MESE
Nel giro di un mese Alì Spa entrerà in possesso dell'area, per la quale è già stato versato un anticipo di un milione e mezzo di euro dopo l'assegnazione dell'asta di ieri. Entro 30 giorni la società dovrà saldare i restanti 25 milioni per passare così dal notaio per il rogito. Da quel momento si scopriranno anche le carte sui progetti che, trattandosi di un'area così vasta, difficilmente si limiteranno ad un solo ipermercato.
Fulvio Fenzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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