L'ANNIVERSARIO
Sono passati due decenni dai laboratori al liceo Giorgione di

Venerdì 7 Agosto 2020
L'ANNIVERSARIO
Sono passati due decenni dai laboratori al liceo Giorgione di Castelfranco Veneto tra ricerca, esperienze, idee. È il successo della compagnia Anagoor. Dalla Marca trevigiana sono arrivati alla Biennale di Venezia (Leone d'argento nel 2018), sono stati chiamati a lavorare in Italia e all'estero tra lirica, teatro musicale, coreografia, arti visive. Il 2020 doveva esser un anno di festa, ma l'avvento del Covid19 ha congelato il ventennale. Ora grazie al crowdfunding - sono in cantiere la pubblicazione Una festa tra noi e i morti (sull'Orestea e il tragico) e un doppio vinile da collezione con le musiche composte da Mauro Martinuz per gli spettacoli di Anagoor e una registrazione dallo spettacolo Virgilio Brucia. Inoltre, sotto il titolo MMXX, Castelfranco Veneto e Resana ospiteranno un festival tra agosto e settembre come retrospettiva quasi totale del repertorio teatrale, oltre a installazioni video e sonore, talk e presentazioni (www.anagoor.com). E oggi il nuovo concerto per film Mephistopheles sarà a Bassano del Grappa per Operaestate.
EDUCAZIONE TEATRALE
Simone Derai e Marco Menegoni, commentano «È fondamentale. La pratica laboratoriale è il seme di quest'arte. È una esperienza di educazione civica, è pratica filosofica, politica e spirituale. «Si è conservano lo stesso amore per la creazione, la stessa dedizione, lo stesso desiderio. E poi il sogno era realtà «Il Premio Scenario 2009 a Tempesta - dicono - è stato un passaggio importante. Il Leone della Biennale ha suggellato questa storia». Non sono mancati i momenti difficili. «Forse il 2007. Oggi continuiamo a rischiare, poiché Anagoor non riceve contributi pubblici né è sostenuta da un mecenate. Nel tempo siamo sempre riusciti ad autosostenerci virtuosamente, ma questi mesi di stop forzato ci stanno mettendo a dura prova». Marca, Veneto, Italia, Europa... come si costruisce un linguaggio trasversale? «Appellandoci alle categorie del giusto e dell'ingiusto, pensando al teatro come atto politico in grado di porre alla comunità domande trasversali in tempi di crisi delle democrazie e collasso ecologico»
Giambattista Marchetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci