IL PROVVEDIMENTO
CAVALLINO-TREPORTI - «Deve essere applicata la stessa linea

Venerdì 11 Giugno 2021
IL PROVVEDIMENTO
CAVALLINO-TREPORTI - «Deve essere applicata la stessa linea in tutta la costa, non possiamo permetterci di fare delle differenze o di lasciare dei vuoti normativi che possono prestare il fianco ad eventuali eccessi». Parole di Roberta Nesto, sindaco di Cavallino-Treporti e presidente della Conferenza dei sindaci della litorale veneto che commenta in questo modo il provvedimento attuato da Jesolo per contrastare gli eccessi della movida tra ubriachi molesti, risse e ripetuti episodi di vandalismo in centro città e lungo la spiaggia. Un provvedimento duro, ma ritenuto necessario dopo le ultime vicende. A Jesolo il consumo di alcolici in pubblico nei weekend scatterà già dalle 16, un divieto mai applicato fino ad oggi ma ritenuto necessario per fermare i gruppi di giovani e giovanissimi che nei fine settimana invadono la città carichi di alcolici, il più delle volte portati direttamente da casa. Inevitabilmente la questione verrà affrontata anche nelle prossime riunioni dei sindaci della costa per trovare un punto di accordo e applicare, in caso di necessità, lo stesso provvedimento perché se l'epicentro dei disordini si è registrato a Jesolo il rischio è che simili vicende coinvolgano anche le altre città. Magari proprio nel tentativo di aggirare certi divieti.
IL DIBATTITO
«Prima di tutto spiega Roberta Nesto ritengo doveroso esprimere la mia solidarietà e la vicinanza di tutta la Conferenza a quelle città che hanno registrato dei problemi di ordine pubblico. Si tratta di situazioni che non possono essere tollerate, attuate da una minoranza di giovani e giovanissimi che frequentano le nostre spiagge ma che devono essere fermate. Da sempre rappresentiamo una terra ospitale e continueremo ad esserlo, ma il divertimento non si coniuga con gli eccessi. Capisco la presa di posizione del collega di Jesolo, che si è trovato costretto a firmare un'ordinanza di questo tipo. Con gli altri sindaci valuteremo assieme le misure del provvedimento, se necessario verrà usato come modello anche per altre spiagge». Per questo l'argomento verrà affrontato anche all'interno della Conferenza. «Ci deve essere la stessa linea prosegue la prima cittadina non possiamo permetterci che tra città confinanti ci siano delle differenze su questo fronte, il rischio è quello di spostare da una parte all'altra il problema, con delle persone che scelgono dove trascorrere il sabato sera in base ai divieti presenti. Non è quello che vogliamo, ovviamente ci sono delle città che hanno problemi diversi rispetto ad altre e frequentazioni altrettanto diverse e questo rimane un aspetto da tenere conto, ma se necessario dovrà essere valutata la possibilità di attuare un provvedimento simile. Lo ripeto, certi episodi non hanno nulla a che fare con la cultura dell'ospitalità e rischiano solo di danneggiare l'immagine di una città e tutto il duro lavoro avviato in termini di rilancio e promozione». Se Jesolo ha dunque deciso di varare la linea dura per fermare il divertimento fuori regola, lo stesso provvedimento potrebbe essere attuato nelle altre spiagge del litorale.
APPELLO AI GIOVANI
«E' un'eventualità che deve essere valutata ribadisce Roberta Nesto soprattutto se vogliamo che certi comportamenti non vengano replicati». Ed è anche per questo che la presidente della Conferenza dei sindaci ha voluto lanciare un appello agli stessi giovani. «La giustificazione delle chiusure imposte dal lockdown conclude la prima cittadina non regge. Tutti abbiamo vissuto un anno e mezzo difficile, tutti siamo stanchi per le limitazioni e tutti abbiamo voglia di riprenderci la nostra vita. Ma prima di tutto serve il rispetto delle regole. L'uscita del sabato sera non può essere vista come un modo per sballarsi, arrecare disturbo, provocare risse o atti di vandalismo».
Giuseppe Babbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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