IL PATRIARCA
SANTA MARIA DI SALA «Sono con voi, sono uno di voi». Esordisce

Lunedì 20 Dicembre 2021
IL PATRIARCA SANTA MARIA DI SALA «Sono con voi, sono uno di voi». Esordisce
IL PATRIARCA
SANTA MARIA DI SALA «Sono con voi, sono uno di voi». Esordisce così, rivolgendosi direttamente ai lavoratori della Speedline, Francesco Moraglia, patriarca di Venezia, che in qualità di presidente della Conferenza episcopale triveneta ha voluto esprimere la massima e più ampia vicinanza della Chiesa del territorio alle oltre 800 persone con le loro famiglie che stanno rischiando di perdere il posto di lavoro. A rimarcare il più largo coinvolgimento, di fronte a Moraglia, sono infatti presenti il vescovo di Treviso Michele Tomasi, il vicario generale don Giuliano Zatti in rappresentanza del vescovo di Padova Claudio Cipolla e la diocesi di Chioggia, tra il nuovo vescovo, monsignor Giampaolo Dianin, e il suo predecessore, monsignor Adriano Tessarollo.
IL PATRIARCA
«Rappresentiamo 4 milioni e mezzo di persone - dice il patriarca dal palco approntato a villa Farsetti - Sono onorato di essere qui: Ronal Group sappia che ci siamo, siamo venuti, tutti presenti, e ci muoviamo insieme. La sospensione del provvedimento - prosegue - porta un po' di serenità, ma una serenità con grande attenzione ai prossimi sviluppi. Assieme a Porto Marghera questo è il comparto industriale più importante - ricorda - e il lavoro significa dignità per l'uomo, senza dimenticare il primo articolo della nostra Costituzione che ci rammenta come questo sia fondativo per tutti noi; dunque lasciateci lavorare, è un diritto. Il lavoro poi deve essere fruibile per tutti - aggiunge alludendo agli ultimi incidenti - deve generare prosperità e non morte, che non può mai essere definita bianca».
Il patriarca si rivolge alle classi dirigenti locali e nazionali. «La politica aiuti le parti a trovare un accordo, cercando di tutelare maggiormente gli anelli più deboli». Infine, appellandosi anche alla responsabilità sociale, ancora uno sguardo all'impresa che vorrebbe chiudere i battenti e delocalizzare in Polonia. «Ho letto sul sito web dell'azienda - rivela - che hanno una filosofia aziendale, dove si parla di coesione e del ruolo decisivo dei dipendenti... Bene, hanno l'occasione per dimostrarlo, anziché cadere in ciò che sarebbe non una sconfitta, ma una sconfessione. Insomma attraverso il confronto - conclude il patriarca di Venezia - auspichiamo la piena riuscita della risoluzione positiva di questo problema».
Al termine di tutti gli interventi previsti, come quello del sindaco di Venezia e della Città Metropolitana Luigi Brugnaro che ha evidenziato la straordinarietà della giornata segnalando come non si sia mai visto un patriarca al freddo insieme ai lavoratori, il palco della mobilitazione ha lasciato spazio all'altare e alla croce per una Messa all'aperto nella quarta domenicale di Avvento. «Ci avviciniamo al Natale - è l'omelia di monsignor Tomasi, vescovo di Treviso - Dio si fa presente nel suo lavoro manuale, e Gesù da figlio di Giuseppe, l'uomo del lavoro, ha imparato il valore e la gioia di ciò che significa mangiare il pane frutto del proprio sudore. Accogliamo anche noi l'invito, viviamo un'autentica solidarietà fatta d'incontro, cura reciproca, assunzione comune di responsabilità; ricreiamo le forme della comunità, l'unica che può sostenere difficoltà e precarietà, mettendo la persona umana e la sua dignità al centro di ogni impegno e politica. Non esiste peggiore povertà di quella che priva del lavoro, dimensione irrinunciabile della vita sociale per crescita personale, stabilire relazioni sane, esprimere se stessi, condividere doni, sentirsi corresponsabili nel miglioramento del mondo, vivendo come popolo».
L.Bag.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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