IL FESTIVAL
Uno scrittore spagnolo tra i più apprezzati in Italia e una

Mercoledì 11 Settembre 2019
IL FESTIVAL Uno scrittore spagnolo tra i più apprezzati in Italia e una
IL FESTIVAL
Uno scrittore spagnolo tra i più apprezzati in Italia e una premio Nobel per la letteratura. Per la ventesima edizione Pordenonelegge regala al proprio pubblico alcuni grandi nomi della letteratura internazionale, abbinandoli a scrittori e personaggi conosciuti e amati non solo a chi ama leggere libri. Realtà consolidata nel panorama italiano del festival letterari che crescono di anno in anno, ultimo dei quali Barcolana - Un mare di racconti che debutterà tra poche settimane a Trieste, ecco ospitare nella prima giornata lo scrittore Javier Cercas, che mercoledì 18 settembre (Teatro Verdi, ore 18.30), terrà un intervento su Il punto cieco: storia dei libri che ho amato, mentre la scrittrice Premio Nobel Svetlana Aleksievi riceverà il Premio Crédit Agricole FriulAdria La storia in un romanzo sabato 21 settembre alle 18 sempre nel teatro cittadino, dove parlerà dei legami tra romanzo e Storia. Un riconoscimento assegnato «per aver raccontato, con partecipazione e sincerità il dramma corale di vittime e carnefici della Grande Utopia comunista».
ALTO E BASSO
Ma Pordenonelegge, che ieri ha presentato il programma finale curato da Gian Mario Villalta (direttore artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet, ospiterà dal 18 al 22 settembre oltre 600 protagonisti e centinaia di incontri e dialoghi, per una maratona di eventi anche concomitanti sparsi per la città e tutti a ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti. L'obiettivo resta quello di sempre, raccontare il mondo con narratori e divulgatori d'eccezione, con numerose anteprime, come il cantautore cult Francesco Guccini, che sabato 21 settembre presenterà Tralummescuro. Ballata per un paese al tramonto, in uscita per Giunti il 17 settembre, un mémoire che ci riporta la voce poetica dell'autore e il suo racconto delle radici a Pàvana piccolo paese tra Emilia e Toscana dove sorge il mulino di famiglia e di un'ora «che è di tutti, un'ora che è pace e presagio». Ancora dalla Spagna ecco Ildefonso Falcones, che torna al festival domenica 22 settembre con Il pittore di anime, il nuovo romanzo Longanesi ambientato fra i misteri e il fascino della Barcellona modernista e le prime sanguinose rivolte operaie. A Pordenonelegge torna anche Tahar Ben Jelloun con una novità nella novità: il sorprendente Insonnia, un incalzante noir edito La nave di Teseo.
TRA SEICENTO NOMI
Ma ci sarà spazio anche per Arrigo Sacchi, il regista Enrico Vanzina, Rita Dalla Chiesa, Jacopo Fo che racconterà cosa significhi esser figlio di due artisti come Dario Fo e Franca Rame, Bruno Vespa per arrivare a Pippo Baudo, che nella giornata d'apertura, alle ore 21 al teatro Verdi, in dialogo con il critico televisivo Aldo Grasso condividerà con il pubblico in sala memorie e pensieri di una vita dentro e fuori dagli schermi tv. Una vita che è quella di un protagonista della cultura pop italiana da mezzo secolo. A Pordenonelegge lo storico Luciano Canfora affronterà uno dei personaggi controversi dell'Italia politica del secondo Novecento: Il sovversivo. Concetto Marchesi e il comunismo italiano titola il suo nuovo saggio in uscita per Laterza, mentre Alberto Asor Rosa e Massimo Cacciari dialogheranno di Machiavelli e il suo pensiero, in un confronto che sarà anche sul destino di un'Italia costantemente in bilico tra grandezza del pensiero e della cultura e catastrofi della Storia. E ancora, Carlo Ginzburg e il suo capolavoro internazionale, Il formaggio e i vermi in una nuova edizione Adelphi. David Szalay presenterà Turbolenza, il nuovo romanzo che ci scaglia in aria, fra un continente e l'altro. Giuliano Amato (che è stato pure vicepresidente della Convenzione sul futuro d'Europa nel 2002-2003) terrà una lectio magistralis sulla voce Europeismo scritta quarant'anni fa da Altiero Spinelli per l'Enciclopedia Treccani e che Treccani propone oggi in libreria, per mettere in luce le risorse inesplorate e le criticità dell'attuale Unione Europea.
IN VENTI ANNI
Per il festival sono passati oltre 10mila autori e la partecipazione a Pordenonelegge, stando all'indagine per il ventennale realizzata dalle progettiste culturali Marina Mussapi e Margherita Bocchi per la direzione scientifica del professore della Bocconi Guido Guerzoni, ha contribuito soprattutto a far instaurare nuovi legami affettivi e relazionali (28%), a far conoscere meglio Pordenone (25%) e a migliorare la percezione che si aveva della città (19%). L'86% degli autori si sente molto-parecchio affezionato a Pordenonelegge e i giudizi sull'accoglienza della città, l'esperienza del festival e la partecipazione del pubblico sono molto positivi (88%). Autori e lettori, un connubio che, malgrado le trasformazioni del mondo dell'editoria, per cinque giorni l'anno si manifesta ben saldo.
Lorenzo Marchiori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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