IL CONGRESSO
In tempi in cui si parla sempre più spesso di clonazioni e

Giovedì 22 Febbraio 2018
IL CONGRESSO
In tempi in cui si parla sempre più spesso di clonazioni e ibridi e le frontiere della scienza si spostano sempre più in là, il mito di Frankenstein è quanto mai attuale. Ed è questo uno dei motivi principali che ha spinto l'Università Ca' Foscari a dedicare al romanzo di Mary Shelley due giorni di lavori congressuali, in occasione del bicentenario dalla sua prima pubblicazione. Quarantacinque studiosi provenienti da tutta Europa, dagli Stati Uniti, dal Canada e dalla Corea hanno raccontato le mille sfaccettature di un'opera che è uscita dalla letteratura per entrare nell'immaginario collettivo e riprodursi nelle più svariate forme, dal cinema alle serie tv, dai fumetti, alle numerosissime riscritture.
LA SFIDA
Molte le curiosità, gli aneddoti emersi nel corso del congresso, a partire dalla genesi del romanzo, nato come una sfida tra amici. È l'estate del 1816 e un gruppo di ragazzi tra cui la diciottenne Mary e il suo futuro marito Percy Shelley sono ospiti del poeta Lord Byron in una villa affacciata sul lago di Ginevra. La compagnia per ingannare il tempo pessimo legge storie di fantasmi e Byron ha un'idea: ognuno dovrà scrivere una storia di fantasmi, la più agghiacciante possibile. «L'unica che portò a termine la sfida fu Mary Shelley, ma nessuno allora avrebbe immaginato che l'infelice mostro creato dalla giovane, al suo esordio letterario, sarebbe riuscito a sopravvivere e a diventare un'inesauribile fonte di ispirazione» racconta Michela Vanon Alliata, docente a Ca' Foscari e organizzatrice del convegno.
LA DIFFUSIONE
«Tra le ultime opere che hanno attinto al mito dell'inquietante creatura, Frankenstein a Baghdad, il romanzo dell'irakeno Ahmed Saadawi, ambientato durante l'occupazione americana, dove un misterioso personaggio raccoglie e mette insieme i pezzi di cadaveri prodotti dalle esplosioni e crea un mostro che comincia a vivere e a vendicare le vittime». Oltre alle rivisitazioni letterarie, in duecento anni sono stati realizzati novanta adattamenti per il palcoscenico e oltre settanta film. Anche Guido Crepax, l'autore di Valentina, non ha resistito al fascino lugubre di Frankenstein, così come sono da annoverare le apparizioni del mostro nel fumetto popolare italiano (Zagor, Martin Mystère e Dylan Dog).
Laura D'Orsi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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