Il cinema orientale non cede al virus

Venerdì 5 Giugno 2020
CINEMA
Sotto i colpi del coronavirus cede persino il Festival di Cannes, che quest'anno non si terrà. Non cede, però, il Far East Film Festival, la manifestazione organizzata dal Cec sostenuta in modo importante dalla Fondazione Friuli e dalla Camera di Comercio, e dedicata al cinema pop dell'Estremo Oriente, che per il 2020 si trasferisce da Udine a internet, con una 22° edizione completamente online: il primo dei grandi festival cinematografici ad accettare questa sfida. Sfida raddoppiata dato che il Feff scommette anche sul suo rapporto con il pubblico, dando il via alla campagna accrediti. «Un'edizione storica e rivoluzionaria ha commentato alla presentazione la presidente Sabrina Baracetti -, perché il Feff avrà una nuova casa. E la rivoluzione non consiste solo nell'aver trasferito il Far East Film sul web, ma nell'averlo trasformato in un evento digitale, riscrivendone completamente l'architettura».
Rimane fermo, invece, l'obiettivo primario: indagare un territorio, l'Asia, e presentare il meglio delle sue produzioni cinematografiche popolari. A partire dal 26 giugno (e fino al 4 luglio) la base operativa sarà MyMovies.it, per una full immersion nell'immaginario dell'Oriente con 46 film provenienti da 8 Paesi (Cina, Hong Kong, Taiwan, Corea del Sud, Giappone, Filippine, Indonesia e Malesia); alcuni titoli saranno disponibili a livello mondiale, alcuni solo per il territorio europeo e alcuni solo per l'Italia. Quattro saranno le prime mondiali, 12 le internazionali, 10 le europee e 17 le prime italiane.
I TITOLI
Sui 46 film complessivi, sono 38 quelli in concorso; di questi, 12 sono diretti da debuttanti e il 25per cento da donne. Il Feff si apre con uno spettacolare disaster movie, Ashfall di Hae-jun Lee e Byung-seo Kim (campione d'incassi in Corea del Sud a Natale), che mescola l'action, il thriller, il family drama e la comedy, con i due attori Ha Jung-woo (presente anche nell'horror The Closet), e la star Lee Byung-hun. La chiusura, invece, sarà affidata a Better Days di Derek Tsang (Hong Kong), dramma giovanile sul bullismo, che è anche una storia d'amore, di redenzione e di crescita. Tra gli altri film in programma, ci sarà il quarto (e conclusivo) capitolo della saga Ip Man con la star delle arti marziali Donnie Yen; l'adrenalinico (e tratto da una storia vera) The Captain, del grande maestro dell'action hongokonghese, Andrew Lau; il testamento spirituale del regista giapponese Obayashi Nobuhiko (scomparso ad aprile), l'eccentrico Labyrinth of Cinema; e l'ultimo film diretto da Johnnie To, Chasing Dream che mescola musica e arti marziali.
Si parla invece di libertà di parola e gestione dei poteri forti con il documentario I-Documentary of the Journalist diretto da Mori Tatsuya, che segue le inchieste della giornalista Mochizuki Isoko firma del quotidiano nipponico Shimbun (i due saranno anche protagonisti di un approfondimento live). Il focus di quest'anno, infine, sarà dedicato a Watanabe Hirobumi, con 4 titoli improntati sulla sua estetica in bianco e nero, l'umorismo eccentrico e l'attitudine punk. Per gli addetti ai lavori, inoltre, sono confermati anche Focus Asia (30 giugno 2 luglio, online) e Ties That Bind 2020, progetti in collaborazione con il Fondo Regionale per l'Audiovisivo.
IL PROGRAMMA
Il festival ha messo a punto un palinsesto quotidiano, cioè una guida alla visione, che però permetterà di scegliere in piena autonomia quando guardare i film, accedendo all'apposita sezione on demand. Solo 3 titoli (I WeirDo, My Prince Edward, Better Days) andranno visti esclusivamente nella fascia oraria indicata dal programma. Online, si potranno anche trovare i video-saluti di attori e registi, nonché talk di approfondimento con i grandi nomi del cinema asiatico. Anche in modalità online, il Feff conferma i suoi premi: ci sarà quindi la consegna dei Gelsi e degli Audience Awards decisi dal pubblico.
ACCREDITI
«Quest'anno ha spiegato Baracetti -, cambia il patto con il nostro pubblico, che sarà potenzialmente più ampio e probabilmente meno specializzato della community abituale». Il sistema degli accrediti, quindi, è stato modificato in base alla nuova platea: gli spettatori potranno scegliere se vivere l'esperienza da turista curioso, da viaggiatore o da esploratore esperto; ad ognuno corrisponde un abbonamento studiato per il web: i pass virtuali saranno Silver Ninja ( 9,90), Golden Samurai ( 49) e Platinum Shogun ( 100). Tra i benefit, l'accesso a Far East Film Online: la nuovissima piattaforma di cinema asiatico, progettata dal festival, che debutterà il 1° agosto con una cinquantina di titoli (evergreen e novità). Il catalogo verrà poi aggiornato periodicamente.
Alessia Pillotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci