IL CASO
VENEZIA La disavventura capitata a Luca Fornasier e al 50enne veneziano,

Mercoledì 24 Febbraio 2021
IL CASO VENEZIA La disavventura capitata a Luca Fornasier e al 50enne veneziano,
IL CASO
VENEZIA La disavventura capitata a Luca Fornasier e al 50enne veneziano, che sono stati aggrediti a Rialto domenica sera, porta con sé uno strascico polemico sulla gestione dei bagni pubblici. A far schizzare l'ira di uno dei tre ragazzi è stato proprio il fatto che il giovane veneziano li avrebbe ripresi mentre facevano pipì, attorno alle 18.45 di domenica sera, sul ponte, e da lì ne è scaturita l'aggressione.
E così si torna a evidenziare il fatto che dopo le 18 è difficile trovare un posto dove espletare le proprie necessità, dato che i locali pubblici come bar e ristoranti devono rimanere chiusi. Un problema che riguarda soprattutto anziani o donne in gravidanza, fasce a più alto rischio. L'argomento era stato toccato dall'amministrazione comunale, che si era chiesta come gestirlo, spiega Francesca Zaccariotto, assessore ai lavori pubblici: «A inizio anno abbiamo fatto una sperimentazione ai bagni di San Marco, ci siamo detti di vedere cosa poteva succedere. Purtroppo i numeri non motivano il costo, non ci sono state richieste o lamentele in questo senso e se non c'è domanda, è dura sostenere un costo». L'assessore torna sul punto: «Con il sindaco era stato stabilito di aprire e provare a vedere come sarebbe andata, ma aprire un bagno costa circa 3mila euro al mese, se nessuno lo richiede, diventa oneroso». Da Veritas arrivano i numeri a sostegno di quanto riferisce Zaccariotto. L'esperimento diurno a San Marco che si è avuto tra il 1 e il 16 febbraio, quindi con il Carnevale in mezzo, ha portato alla registrazione di 506 accessi, metà dei quali con la riduzione per residenti o con l'ingresso gratuito in quanto possessori della wc card.
Questo avrebbe portato nelle casse della partecipata del Comune circa 3-400 euro. Il problema della fascia oraria scoperta tra le 18 e le 22 rimane, quindi, ma Veritas snocciola numeri specificando la situazione: «Prima del Covid, nel 2019, nei 15 bagni gestiti si sono registrati 150mila accessi con tariffa agevolata o gratuita (quelli usati prevalentemente dai veneziani), il che vuol dire 10mila per bagno e 27 accessi al giorno». Anche nei primi quindici giorni di febbraio di quest'anno, Carnevale compreso, i numeri sono stati migliori, ma ancora distanti dal periodo normale. «Con cinque bagni aperti ci sono stati 1197 ingressi a piazzale Roma, 370 a Rialto, 203 a San Bortolo, 506 a San Marco, per un totale di circa 2500 accessi». A gennaio 2021 invece sono stati 877 a piazzale Roma e 525 a Rialto, in confronto all'anno prima è impietoso, dato che erano stati 6343 a Riato e 7208 a piazzale Roma, mentre San Marco ha registrato 14.458 a febbraio durante lo scorso Carnevale. La lettura riportata dalla partecipata comunale evidenzia come questi siano servizi profondamente legato da una stretta connessione del binomio turismo-città. Da ultimo, l'azienda rende noto che se la regione resterà gialla, e qualora il tempo sia vicino ai visitatori, si valuterà se aprire anche San Bortolo e San Giacometo durante i sabati e domenica, ma sempre fino alle 18.
Tomaso Borzomì
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci