IL CASO
La sindrome, adesso, è quella dell'ammutinamento. Prima, in tempi

Martedì 21 Gennaio 2020
IL CASO
La sindrome, adesso, è quella dell'ammutinamento. Prima, in tempi non sospetti, è arrivato il no, grazie di Jovanotti, tamponato in corner da Fiorello: «Vuole rilassarsi, se ne va in bicicletta in Perù». Poi, quando il festival era già in zona rossa, è stata la volta della rinuncia del rapper Salmo. Ieri, nel pieno dell'incendio delle polemiche, ecco che Monica Bellucci, superospite delle serate centrali di Sanremo, ci mette del suo: «Il signor Amadeus e io ci siamo incontrati mesi fa ipotizzando un progetto insieme ha detto l'attrice, attraverso una nota stampa - Purtroppo, per cause maggiori, non siamo riusciti nel nostro fine. Auguro un bel Festival a lui e al suo team e spero in un'altra possibilità nel futuro».
LA PRECISAZIONE
Dall'entourage di Bellucci arriva subito la precisazione salva-festival: il ripensamento non sarebbe legato alle polemiche sul presunto sessismo di Amadeus o sulla violenza femminicida dei testi di Junior Cally, ma a una vaga impossibilità tecnica di realizzare il numero musicale previsto per l'attrice. Scendono così a dieci le co-conduttrici del festival, che con Bellucci perde per strada uno dei volti più preziosi nel carnet. E il pericolo, in questo agitato pre-Sanremo, è che l'appello al boicottaggio, lanciato nei giorni scorsi da Claudia Gerini e raccolto ieri da Michelle Hunziker, rimbalzi e si amplifichi in un fatale effetto domino. Conduttrice del festival nel 2018, Hunziker ha esternato in mattinata, attraverso un video pubblicato sul suo profilo Instagram e subito bacchettato su Twitter dall'arcinemica Selvaggia Lucarelli: «Certe parole, pronunciate con superficialità, possono diventare pesanti come macigni ha detto la showgirl riferendosi al famigerato passo indietro di Amadeus - soprattutto in una conferenza stampa davanti al paese. C'è molta strada da fare per invertire questa cultura viziosa e maschilista in una cultura virtuosa». Sulla stessa linea la cantautrice Grazia di Michele: «Se fossi genitore di una ragazza vittima di violenza - scriveva ieri - smetterei istantaneamente di pagare il canone».
E per una, dieci, cento donne che si schieravano contro il conduttore, arrivava ieri pomeriggio un solo Fiorello al momento la miglior arma di distrazione di massa nelle mani di Amadeus - a mettere a tacere, per qualche istante, tutti. «Proporrò per te la pena di morte, sei l'uomo più cattivo d'Italia scherzava via social lo showman Ti sei messo contro tutti, le donne, la politica, la destra e la sinistra. Ti mancano solo gli anziani. Volevo dire una cosa alle 29 deputate che ti hanno accusato. Proprio nella politica cercate di fare un passo avanti. Non vi lamentate di Sanremo, lamentatevi del vostro settore». Accanto ad Amadeus anche la manager rapper Paola Zukar e la co-conduttrice Antonella Clerici: «Le polemiche sono il sale del festival, fanno parte delle regole non scritte del gioco e ci sono sempre state. Sono inevitabili. Nel mio Sanremo ci fu il caso Morgan ha ricordato Clerici, riferendosi a quando, nel 2010, il cantante fu eliminato a tavolino dopo una discussa intervista-confessione sul consumo di stupefacenti - Poi, però, le polemiche devono esaurirsi, specie se fondate sul nulla». A dare l'assist ad Amadeus ieri anche il Ceo della Federazione dell'Industria Musicale Enzo Mazza, che è intervenuto sul caso Junior Cally. Finito al centro delle preoccupazioni del presidente della Vigilanza Rai Alberto Barachini («Non è accettabile che vengano diffusi messaggi inquadrabili nel fenomeno dell'hate speech», ha scritto in una lettera ai vertici dell'azienda), il caso del cantante trap sarà nuovamente affrontato oggi in una conference call tra Amadeus a Sanremo e i vertici Rai. «Le polemiche ci stanno, la censura preventiva no - ha detto Mazza - il rap è diretto e crudo. Un festival che cerca di avvicinarsi ai giovani deve fare i conti con un repertorio difficile».
Ilaria Ravarino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci