Favaro boccia il cappio a Tessera

Mercoledì 10 Giugno 2020
Favaro boccia il cappio a Tessera
GRANDI OPERE
MESTRE Favaro boccia la soluzione a cappio e suggerisce di adottare la soluzione base, denominata anche ad antenna. Nell'ordine del giorno che riepiloga le osservazioni al progetto del collegamento ferroviario con l'aeroporto di Venezia, votato l'altra sera all'unanimità dal consiglio di Municipalità di Favaro (fatto più unico che raro, visto che in pochissime occasioni maggioranza di centrodestra ed opposizione di centrosinistra si sono trovate in passato d'accordo su qualcosa), viene sottolineato che la soluzione di maggiore gradimento per quanto riguarda il tratto del percorso ferroviario che si snoda all'interno del sedime aeroportuale sarebbe quella che prevede il collegamento a doppio binario, ovvero ad antenna, con stazione interrata, al fine di minimizzare l'area interessata dall'opera.
SORPRESA
Durante l'incontro al Candiani di lunedì pomeriggio, i tecnici di Italferr avevano spiegato che la loro scelta è caduta sulla versione a cappio per ovviare al tipo di terreno sul quale verranno eseguiti i lavori. Un terreno che, essendo piuttosto fangoso, potrebbe rivelarsi problematico nel caso venisse adottata la formula ad antenna. La soluzione proposta dai tecnici ha trovato d'accordo pure il sindaco Luigi Brugnaro, ma la Municipalità di Favaro, così come molti residenti preoccupati di contenere il più possibile l'impatto dell'opera, la pensano diversamente. «Le osservazioni che sottoponiamo al Comune affinché le faccia proprie ha spiegato Maurizio Gallo, capogruppo della Lista Brugnaro sintetizzano le preoccupazioni che stanno manifestando quei cittadini che abitano nei pressi della futura tratta ferroviaria. Chiediamo quindi al sindaco e alla Giunta di farsi portavoce presso le sedi opportune in modo che le nostre indicazioni vengano prese in considerazione».
I NODI
I punti sui quali la Municipalità chiede di intervenire sono davvero tanti, a cominciare dal riconoscimento dei giusti indennizzi per gli espropri, compresi i danni diretti ed indiretti sulla linea di quanto avvenuto per il Passante e la Pedemontana, ma anche di fare in modo che venga arrecato il minor disagio possibile alla viabilità, di prestare attenzione alla salvaguardia delle aree boschive, di ricordare ai cantieri di contenere nei limiti il rumore e la polvere e, soprattutto, di avere prudenza in considerazione delle connotazioni geologiche e idrogeologiche che caratterizzano le aree interessate dagli interventi e che la cantierizzazione non interessi i terreni del progetto dello stadio e del quadrante di Tessera. Favaro chiede anche l'attivazione di tutte le modalità a garanzia dell'occupazione e la continuazione delle aziende, con particolare riguardo ai posti di lavoro dei dipendenti delle attività produttive e commerciali presenti nel territorio (tra cui Berti e Superbeton, aziende direttamente coinvolte dal tracciato). Altre osservazioni riguardano la necessità di un sottopasso ferroviario per bici e pedoni che metta in collegamento la borgata Pialoi con Bosco Costa e il centro di Dese, che il cavalcaferrovia previsto all'altezza di via Bosco Costa sia sostituito da un sottopasso veicolare e pedonale e che ci sia una congrua compensazione per coloro che verranno a trovarsi con le abitazioni intercluse dalla diramazione ferroviaria. La Municipalità chiede infine interventi per quanto riguarda la mitigazione acustica, la sostituzione delle alberature abbattute e la realizzazione di piste ciclabili, il reperimento di terreni edificabili a Dese per evitare lo spopolamento della frazione e, non ultima, un'attenzione particolare per il patrimonio archeologico.
Mauro De Lazzari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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