Degrado in riva Lusenzo, non c'è intesa sui rimedi

Venerdì 22 Novembre 2019
CHIOGGIA
Riva Lusenzo: nessuna azione contro i vandalismi.
Maggioranza e opposizione non sono riusciti a trovare un accordo sulle misure di prevenzione da adottare per frenare i comportamenti incivili (ma, spesso, anche illegali) in riva Lusenzo. Il pomo della discordia della discussione svoltasi in consiglio comunale, è stata la possibile installazione di barriere agli ingressi e dissuasori di velocità: utili, secondo la minoranza; assolutamente da scartare, secondo la maggioranza. La situazione di degrado di riva Lusenzo è nota: panchine buttate in acqua, lampioni rotti, intemperanze ai limiti della minaccia verso persone deboli, abbandono di rifiuti. Tutto ad opera di adolescenti, non solo maleducati, ma anche probabilmente dediti ad alcol e droghe. I residenti avevano incontrato i consiglieri comunali a fine ottobre, in una seduta di Commissione, e avevano chiesto provvedimenti.
Un ordine del giorno della minoranza, prima firmataria Maria Chiara Boccato, discusso martedì, in consiglio, voleva impegnare la giunta a realizzare il collegamento delle telecamere con il comando di Polizia locale, organizzare pattugliamenti della zona, anche in borghese, potenziare l'illuminazione, sistemare marciapiedi e verde pubblico, promuovere eventi e attività commerciali sulla riva. E a mettere barriere e dissuasori. La maggioranza, con Lunardi, Bonfà e Padoan, si è dichiarata d'accordo su tutto, tranne che sull'ultimo punto perché «non lo vogliono» i residenti, «che noi abbiamo incontrato un mese prima della commissione». Quindi, «togliete le barriere e noi votiamo a favore». Ma la minoranza (con Segantin, Penzo, Montanariello, assente la Boccato) ha tenuto il punto, sostenendo che non si trattava di un imperativo, ma di una opportunità da verificare tecnicamente. Alla fine la maggioranza ha bocciato l'odg e quello che si farà per riva Lusenzo è ancora tutto da decidere.
Diego Degan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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