Appello al Comune: «Difendere i residenti»

Mercoledì 11 Luglio 2018
GIUDECCA
VENEZIA Da 17.080 posti letto nel 2000 a 44.090 nel 2018, da 185 strutture ricettive alberghiere nel 2000 alle odierne 5317. I dati parlano da sè e i residenti non ne possono più, dato che a breve è plausibile pensare che i pernottanti superino i pochi veneziani rimasti. Per questo motivo ieri una quindicina di abitanti della Giudecca, si sono trovati per raccontare le dinamiche di una città che sta cedendo sempre più il passo al turismo.
CONVENTO IN VENDITA
Loccasione è stata utile per fare il punto anche sulla zona, visto che da qualche tempo si parla di cessione dell'ex convento delle suore canossiane per, ipotesi più probabile, farne un hotel. Le stesse voci affermano anche di poter fornire un prezzo, di tre milioni di euro, a cui aggiungerne altrettanti per i necessari restauri. Pare che le visite siano già iniziate e gli interessati siano solo imprenditori del ramo alberghiero. Ieri su una finestra dell'ex convento è apparso lo striscione Più residenti basta alberghi, che i residenti hanno accompagnato con una dichiarazione congiunta: «La nostra città sta diventando un unico grande albergo. Tutelare la residenza è una fondamentale e imprescindibile forma di resistenza a questa monoeconomia turistica che certo produce utili, ma nello stesso tempo uccide la socialità, incattivisce i residenti e restituisce l'impressione di una inesorabile decadenza sociale e civile».
Il chiaro invito è stato rivolto al Comune e all'assessore De Martin, affinché anche l'isola sia inserita nel piano di contingentamento alberghiero, dal quale è stata invece esclusa: «Siamo qui per resistere con dignità - spiegano i residenti - impedire l'apertura di ulteriori alberghi e diffidare le amministrazioni dal consentire nuovo ricettivo alla Giudecca, ritenuta sotto utilizzata dall'assessore De Martin. La qualità della vita dei residenti è costantemente erosa da flussi incontrollati ed è ormai evidente la rapidissima scomparsa di ogni economia rivolta ai residenti. Resta a noi difendere la nostra città».
Non è un caso che nella sola zona compresa tra ponte piccolo e ponte longo negli ultimi anni siano spuntati dal nulla due hotel. Così come il complesso ex Junghans, da social housing sia diventato una sorta di B&b diffuso, in cui la residenzialità abbia lasciato spazio al profitto turistico, rendendo inaccessibili l'acquisto delle case per i veneziani.
Tomaso Borzomì
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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