A Torcello, al via il restauro di una antica lapide tombale

Domenica 19 Gennaio 2020
L'INTERVENTO
Un'importante lastra tombale della cattedrale di Santa Maria Assunta nell'isola di Torcello, a Venezia, tornerà a risplendere grazie a un progetto conservativo innovativo che Intesa Sanpaolo e Snam hanno deciso di donare all'università di Ca' Foscari. L'iniziativa, annunciata a margine del XXV Seminario di Venezia dell'Ambasciata d'Italia a Londra, svoltosi nell'Aula Baratto di Ca' Foscari, è nata su proposta dell'ambasciatore Raffaele Trombetta nell'ambito della preparazione della 25. edizione dell'incontro, organizzato ogni anno in Laguna dall'Ambasciata d'Italia a Londra, quale contributo alla città per la salvaguardia dei monumenti cittadini. Il seminario si svolge a porte chiuse ed è da anni una eccezionale vetrina e la principale occasione per il Governo italiano di illustrare ai media britannici il proprio punto di vista e le proprie priorità. Il manufatto individuato per l'applicazione di tecniche innovative messe a punto dal progetto, curato per la parte scientifica dalla docente di Ca'Foscari Elisabetta Zendri, è l'importante lastra tombale del Vescovo Paolo d'Altino collocata ai piedi dell'altare maggiore nella cattedrale di Santa Maria Assunta. I supporti lapidei sottoposti sia a processi di risalita capillare di acqua di mare che da eventi di acqua alta presentano in genere gravi situazioni di degrado fisico dovuti alla cristallizzazione dei sali e alla conseguente perdita irreversibile di materiale. La lastra tombale è costantemente sottoposta all'azione dei sali presenti nell'acqua di mare che risale attraverso la pavimentazione, presenza acuita dalle inondazioni dei mesi scorsi che hanno reso particolarmente critico lo stato di conservazione del manufatto.
IL RECUPERO
L'intervento richiede la messa a punto di nuove metodologie e di nuovi materiali compatibili sia con il manufatto stesso che con il particolare ambiente di conservazione e quindi in grado di garantire un'efficacia duratura nel tempo. Verranno pertanto concordate con Soprintendenza e Curia di Venezia le fasi del restauro che prevede l'applicazione di sistemi di immobilizzazione/conversione dei sali messi a punto nel corso della fase sperimentale. «Ringrazio l'ambasciatore Trombetta dichiara il rettore di Ca' Foscari, Michele Bugliesi - per aver ideato l'iniziativa e preso a cuore il progetto con entusiasmo. Un grande ringraziamento alle aziende che sosterranno il restauro con il loro contributo prezioso: Ca' Foscari è felice e onorata di poter mettere a disposizione le proprie competenze tecniche e scientifiche per la salvaguardia del patrimonio artistico di Venezia, un tesoro inestimabile da conservare e proteggere».
Daniela Ghio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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