NEROVERDI
PORDENONE Anche Vicenza è alle spalle. La trasferta nella patria del Palladio non faceva paura alla capolista, ma bisogna ammettere che qualche preoccupazione alla vigilia era emersa. Un po' per l'assenza di uomini importanti come Stefani, Misuraca e Bombagi, un po' per la voglia di Arma e compagni di spazzare via ogni critica per una stagione al di sotto delle aspettative puntando tutto su di un successo contro la prima della classe. Invece il team di Tesser anche in un Menti strapieno (9.100 i supporters berici, 250 i naoniani) ha dimostrato di meritare ampiamente il primato. Anzi, avrebbe potuto addirittura fare il colpaccio se, dopo essere passato in vantaggio con un gol di Candellone, non avesse patito quei 30'' di black out collettivo che hanno permesso a Giacomelli di preparare e a Maistrello di realizzare il gol del pareggio. Per i neroverdi si è trattato del dodicesimo risultato utile in trasferta, dove restano imbattuti. La vera nota stonata della sesta di ritorno è arrivata dal Rocco di Trieste, dove l'Unione ha battuto il Monza di Berlusconi e Galliani per 3-1, riducendo a 7 le lunghezze di distacco. Resta comunque un vantaggio importante e in ogni caso il Pordenone come sempre sottolinea Tesser non deve guardare alle altre, ma solo a se stesso.
OMAGGIO MERITATO
«Se continueremo a giocare come abbiamo fatto finora afferma l'Attilio quello che fanno o faranno le altre non ci interessa proprio. Dobbiamo solo mantenere la concentrazione ed esaltare le nostre qualità come i ragazzi hanno saputo fare sin qui». Giusto: a Vicenza i ramarri hanno giocato da Pordenone per 92 minuti e 30 secondi. Nel mezzo minuto mancante hanno subito il pareggio. «Già commenta con un mezzo sorriso amaro Tesser -. Un vero peccato perché dopo il nostro vantaggio il Vicenza non aveva creato pericoli. Abbiamo servito loro il pareggio su di un piatto d'argento». Tesser con la consueta onestà ammette però che la divisione della posta non è stata risultato scandaloso. «Per quello che si è visto in campo dice è stato un risultato equo. Loro ricorda in precedenza avevano anche colpito un palo con Guerra». Riconoscimento che non è bastato al clan dei Rosso che si è arrabbiato per l'occasione di riscatto mancata.
MONZA ELIMINATO
Se rilancia le ambizioni della Triestina, il verdetto del Rocco (3-1) mette probabilmente una pietra sulle velleità dei brianzoli. L'undici di Brocchi arrivava in regione imbattuto da 8 turni e reduce da 3 vittorie e un pareggio negli ultimi 4. Cammino che aveva fatto dichiarare a Galliani: «Dopo la campagna di gennaio siamo la squadra più forte della C e vogliamo la B». Interrotta la striscia positiva, ora con 14 lunghezze di ritardo dalla capolista neroverde e con 6 squadre davanti in classifica Galliani dovrà accontentarsi di agguantarla attraverso i playoff.
VIS NEL MIRINO
Non c'è tempo per valutare ulteriormente se il pari di Vicenza sia un punto guadagnato o due persi. Domani i ramarri saranno di nuovo in campo. Al Bottecchia arriverà la Vis Pesaro di Leo Colucci e Matteo Tomei. I marchigiani, reduci dal ko interno a opera del Renate (0-1), non stanno vivendo un grande momento. Come a Reggio Emilia e la scorsa stagione a Pordenone, Colucci ha guidato la Vis a un buon girone d'andata. A dicembre, come capita ai suoi team, è arrivata la crisi: in 10 partite ha collezionato una sola vittoria (per altro a Terni, 2-0), 5 pareggi e 4 sconfitte, nonostante i miracoli di Matteo riconosciuti ampiamente dalla stampa marchigiana. Per prepararsi alla sfida con la Vis i ramarri erano già di nuovo al De Marchi ieri mattina. Oggi rifinitura alle 10.30 a porte chiuse. Per il match di domani (ultimo infrasettimanale in programma) Tesser dovrebbe recuperare Stefani. Rientrerà dopo aver scontato le due giornate di squalifica Bombagi. Niente da fare invece per Misuraca, alle prese con la frattura della settima costola.
Dario Perosa
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Anche Vicenza è alle spalle. La trasferta nella patria del Palladio non faceva paura alla capolista, ma bisogna ammettere che qualche preoccupazione alla vigilia era emersa. Un po' per l'assenza di uomini importanti come Stefani, Misuraca e Bombagi, un po' per la voglia di Arma e compagni di spazzare via ogni critica per una stagione al di sotto delle aspettative puntando tutto su di un successo contro la prima della classe. Invece il team di Tesser anche in un Menti strapieno (9.100 i supporters berici, 250 i naoniani) ha dimostrato di meritare ampiamente il primato. Anzi, avrebbe potuto addirittura fare il colpaccio se, dopo essere passato in vantaggio con un gol di Candellone, non avesse patito quei 30'' di black out collettivo che hanno permesso a Giacomelli di preparare e a Maistrello di realizzare il gol del pareggio. Per i neroverdi si è trattato del dodicesimo risultato utile in trasferta, dove restano imbattuti. La vera nota stonata della sesta di ritorno è arrivata dal Rocco di Trieste, dove l'Unione ha battuto il Monza di Berlusconi e Galliani per 3-1, riducendo a 7 le lunghezze di distacco. Resta comunque un vantaggio importante e in ogni caso il Pordenone come sempre sottolinea Tesser non deve guardare alle altre, ma solo a se stesso.
OMAGGIO MERITATO
«Se continueremo a giocare come abbiamo fatto finora afferma l'Attilio quello che fanno o faranno le altre non ci interessa proprio. Dobbiamo solo mantenere la concentrazione ed esaltare le nostre qualità come i ragazzi hanno saputo fare sin qui». Giusto: a Vicenza i ramarri hanno giocato da Pordenone per 92 minuti e 30 secondi. Nel mezzo minuto mancante hanno subito il pareggio. «Già commenta con un mezzo sorriso amaro Tesser -. Un vero peccato perché dopo il nostro vantaggio il Vicenza non aveva creato pericoli. Abbiamo servito loro il pareggio su di un piatto d'argento». Tesser con la consueta onestà ammette però che la divisione della posta non è stata risultato scandaloso. «Per quello che si è visto in campo dice è stato un risultato equo. Loro ricorda in precedenza avevano anche colpito un palo con Guerra». Riconoscimento che non è bastato al clan dei Rosso che si è arrabbiato per l'occasione di riscatto mancata.
MONZA ELIMINATO
Se rilancia le ambizioni della Triestina, il verdetto del Rocco (3-1) mette probabilmente una pietra sulle velleità dei brianzoli. L'undici di Brocchi arrivava in regione imbattuto da 8 turni e reduce da 3 vittorie e un pareggio negli ultimi 4. Cammino che aveva fatto dichiarare a Galliani: «Dopo la campagna di gennaio siamo la squadra più forte della C e vogliamo la B». Interrotta la striscia positiva, ora con 14 lunghezze di ritardo dalla capolista neroverde e con 6 squadre davanti in classifica Galliani dovrà accontentarsi di agguantarla attraverso i playoff.
VIS NEL MIRINO
Non c'è tempo per valutare ulteriormente se il pari di Vicenza sia un punto guadagnato o due persi. Domani i ramarri saranno di nuovo in campo. Al Bottecchia arriverà la Vis Pesaro di Leo Colucci e Matteo Tomei. I marchigiani, reduci dal ko interno a opera del Renate (0-1), non stanno vivendo un grande momento. Come a Reggio Emilia e la scorsa stagione a Pordenone, Colucci ha guidato la Vis a un buon girone d'andata. A dicembre, come capita ai suoi team, è arrivata la crisi: in 10 partite ha collezionato una sola vittoria (per altro a Terni, 2-0), 5 pareggi e 4 sconfitte, nonostante i miracoli di Matteo riconosciuti ampiamente dalla stampa marchigiana. Per prepararsi alla sfida con la Vis i ramarri erano già di nuovo al De Marchi ieri mattina. Oggi rifinitura alle 10.30 a porte chiuse. Per il match di domani (ultimo infrasettimanale in programma) Tesser dovrebbe recuperare Stefani. Rientrerà dopo aver scontato le due giornate di squalifica Bombagi. Niente da fare invece per Misuraca, alle prese con la frattura della settima costola.
Dario Perosa
© RIPRODUZIONE RISERVATA
