La storia degli Usa sul fronte italiano della Grande Guerra

Lunedì 24 Settembre 2018
IL DOCUMENTARIO
1917-1918. Gli Stati Uniti intervengono nella Grande Guerra, la guerra degli europei. Centinaia di migliaia di uomini sbarcano nel continente. In Italia giunge un solo battaglione, il 332° Fanteria. A partire da una ricerca condotta con la Cineteca del Friuli su rari e straordinari filmati d'archivio di proprietà del National Archives and Records Administration e della Library of Congress di Washington, cui si aggiungono materiali dell'Archivio Storico Luce, delle Collezioni del Museo Nazionale del Cinema di Torino, dell'Imperial War Museum (Uk), dell'Etablissement de Communication et de Production Audiovisuelle de la Défense (Francia), Come vincere la guerra racconta la Grande guerra italiana da una prospettiva inedita, concentrandosi su un momento cruciale del conflitto: l'intervento degli Stati Uniti in Europa.
TOUR REGIONALE
A presentare il documentario saranno il regista Roland Sejko e Luca Giuliani, autore della sceneggiatura (con Gabriele d'Autilia e lo stesso Sejko), impegnati in un tour regionale: oggi alle ore 20.30 saranno ospiti al Visionario di Udine, domani alle 18 al cinema Ariston di Trieste, mercoledì 26 alle 20.45 a Cinemazero di Pordenone , giovedì 27 settembre alle 20.30 al Kinemax di Gorizia. Il film sarà inoltre programmato venerdì 28 al Kinemax di Monfalcone.
FRAMMENTI INEDITI
Nel film sarà possibile riconoscere anche l'Isonzo, Caporetto, Brazzano e Cormons. Al termine della proiezione, in esclusiva a Udine saranno mostrati anche 8 secondi inediti sulla liberazione di Codroipo il 4 novembre 1918 poco prima dell'Armistizio. Si possono vedere i contadini friulani che per brindare ai liberatori aprono botti di vino chiuse da anni.
LE VICENDE
In un'Italia che soffre la rotta militare di Caporetto, gli americani portano (per la prima volta, in un paese che non aveva mai conosciuto niente di simile) la loro esperienza nel campo della comunicazione: divise ordinate, volti puliti e rassicuranti, musica, bar, continui cambi d'abito per mostrare al nemico un numero maggiore di soldati, che non esistono. Una guerra dunque messa in scena, dove per la prima volta in modo sistematico compare un nuovo insostituibile protagonista di tutte le guerre del Novecento: la macchina da presa.
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