LA TRAGEDIA
CASSACCO Tragedia domestica nel primo pomeriggio di ieri a Raspano di Cassacco, a perdere la vita una anziana di 99 anni, Pasqua Di Lenardo, morta carbonizzata mentre tentava di accendere la stufa di casa con l'alcol. L'allarme è scattato attorno alle 14 e nel paesino del Friuli collinare, in via Libertà; chiamati dal vicino di casa della donna che aveva udito un boato oltre al fumo fuoriuscire dall'abitazione, sono sopraggiunti i Vigili del fuoco con più mezzi dal distaccamento di Gemona del Friuli e dal comando provinciale di Udine. Quando i pompieri hanno aperto la porta si sono trovati davanti il corpo ormai privo di vita della signora. Assieme a loro i sanitari del 118 giunti con una ambulanza e i Carabinieri della stazione di Tricesimo. Da quanto ricostruito, la pensionata, originaria di Resia, disabile su sedia a rotelle, aveva cercato di alimentare la combustione della stufetta situata nella cucina utilizzando una bottiglia di alcol, ma immediatamente è stata avvolta dalle fiamme e quindi è morta a seguito delle gravissime ustioni riportate su tutto il corpo. I pompieri hanno spento l'incendio mentre è toccato al medico legale constatarne il decesso, la salma successivamente è stata trasferita presso le camere mortuarie del vicino cimitero di Cassacco, a disposizione dell'autorità giudiziaria. A ricostruire la dinamica e a raccogliere tutti gli elementi utili alle indagini, i militari dell'arma. I Vigili del fuoco di Udine attraverso il portavoce Valmore Venturini, rinnovano l'appello a non usare alcol o altri liquidi infiammabili per accendere o ravvivare il fuoco, perché possono causare gravi incidenti: «Occorre servirsi solamente dei vari accenditori automatici disponibili in commercio».
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© RIPRODUZIONE RISERVATA CASSACCO Tragedia domestica nel primo pomeriggio di ieri a Raspano di Cassacco, a perdere la vita una anziana di 99 anni, Pasqua Di Lenardo, morta carbonizzata mentre tentava di accendere la stufa di casa con l'alcol. L'allarme è scattato attorno alle 14 e nel paesino del Friuli collinare, in via Libertà; chiamati dal vicino di casa della donna che aveva udito un boato oltre al fumo fuoriuscire dall'abitazione, sono sopraggiunti i Vigili del fuoco con più mezzi dal distaccamento di Gemona del Friuli e dal comando provinciale di Udine. Quando i pompieri hanno aperto la porta si sono trovati davanti il corpo ormai privo di vita della signora. Assieme a loro i sanitari del 118 giunti con una ambulanza e i Carabinieri della stazione di Tricesimo. Da quanto ricostruito, la pensionata, originaria di Resia, disabile su sedia a rotelle, aveva cercato di alimentare la combustione della stufetta situata nella cucina utilizzando una bottiglia di alcol, ma immediatamente è stata avvolta dalle fiamme e quindi è morta a seguito delle gravissime ustioni riportate su tutto il corpo. I pompieri hanno spento l'incendio mentre è toccato al medico legale constatarne il decesso, la salma successivamente è stata trasferita presso le camere mortuarie del vicino cimitero di Cassacco, a disposizione dell'autorità giudiziaria. A ricostruire la dinamica e a raccogliere tutti gli elementi utili alle indagini, i militari dell'arma. I Vigili del fuoco di Udine attraverso il portavoce Valmore Venturini, rinnovano l'appello a non usare alcol o altri liquidi infiammabili per accendere o ravvivare il fuoco, perché possono causare gravi incidenti: «Occorre servirsi solamente dei vari accenditori automatici disponibili in commercio».
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