A scuola niente panini da casa «Serve un corso ad hoc in classe»

Venerdì 15 Dicembre 2017
L'IDEA
UDINE «Togliere i panini da casa e mantenere soltanto il cibo delle mense scolastiche è un'iniziativa che deve essere assolutamente collegata ad un'educazione su che cosa mangiare e quali alimenti e combinazioni di alimenti scegliere». L'osservazione arriva dalla nutrizionista e biologa udinese Marta Ciani che, impegnata a diffondere corrette abitudini in vari meeting nazionali, esorta il Comune di Udine e l'assessorato alla Salute a perfezionare il progetto. Come? Chiamando gli esperti nutrizionisti ad insegnare, fin dalle scuole primarie, agli allievi in che modo scegliere gli alimenti che trovano nelle mense e quali abbinamenti fare e quali evitare. L'idea proposta da Ciani è quella di inserire nel piano didattico almeno 1 ora di formazione alimentare nelle scuole udinesi. «Non si può infatti presupporre che gli alunni siano competenti su questi aspetti, pertanto, anche se i decisori politici limitano l'assunzione di cibo esclusivamente al momento-mensa, ciò non garantisce affatto il rispetto delle basilari regole alimentari da parte degli studenti e non si raggiunge in questo modo l'obiettivo-salute», precisa l'esperta facendo riferimento anche alle precise indicazioni dell'Europa che caldeggia politiche mirate per scongiurare disordini alimentari, la piaga del sovrappeso e dell'obesità in notevole aumento anche in Friuli.
Per assicurare ciò che il Comune di Udine vorrebbe realizzare, ovvero più salute e meno junk food (cibo-spazzatura), limitando anche il cibo da casa o dalle macchinette, «è necessario introdurre dei corsi specifici nelle scuole in cui i medici nutrizionisti educhino gli alunni a corrette pratiche, in modo che in mensa possano mangiare con consapevolezza, sapendo ciò di cui si nutrono, selezionando i cibi proposti e le combinazioni».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci