VITTORIO VENETO
Il consiglio comunale si infiamma sui contributi all'associazione

Giovedì 14 Dicembre 2017
VITTORIO VENETO
Il consiglio comunale si infiamma sui contributi all'associazione Amici della musica Corelli. Nella variazione al bilancio approvata martedì sera ha fatto capolino il contributo di circa 40mila euro in quattro anni a favore del sodalizio che diffonde la cultura musicale ma che in anni passati aveva accumulato nei confronti del Comune circa 80mila euro di debiti per le utenze delle sedi utilizzate per le proprie attività tra il 2008 e il 2014.
IL PRIMO ACCORDO
Un anno e mezzo fa giunta Tonon e Corelli trovarono l'accordo: l'associazione si impegna a svolgere attività culturali per un valore di 10mila euro annui, somma reperita nella parte accantonata dell'avanzo di amministrazione. L'aula ha approvato questa e altre voci con il sì della sola maggioranza, la contrarietà della minoranza e l'astensione di Adriano Botteon del gruppo misto, che ha innescato il dibattito. «Esiste una consistente posizione debitoria del Corelli verso il Comune, che viene più o meno compensata da questi contributi. Purtroppo ha detto l'ex capogruppo del Pd ci sono anche altre associazioni che accumulano debiti e poi chiedono agli amministratori di turno una mano. È giusto o no? Penso che mentre diamo 40mila euro in quattro anni alla Corelli ci sono associazioni che forse danno di più alla città e ottengono molto poco, anche se riconosco il contributo della Corelli alla città».
Quest'ultimo, ha elencato l'assessore alla cultura Antonella Uliana, si traduce ad esempio nella guardiania della Torre dell'Orologio (sede espositiva) e nelle attività musicali per cittadini e scuole: corsi di guida all'ascolto, concerti, convegni e altre manifestazioni culturali.
«La Corelli aveva un debito di 80mila euro, metà dei quali abbuonati con un piano di rientro ha ricordato il capogruppo leghista Bruno Fasan spero che almeno paghino le bollette adesso».
I DUBBI
Uliana ha rassicurato: la Corelli sta pagando le utenze. «Si piange sempre il morto perché mancano i soldi ma quando si vuole i soldi si trovano» ha obiettato Matteo Saracino di Partecipare Vittorio.
Curiosa la disputa tra due ex compagni di partito: Fabio De Vallier, tuttora del Pd, si è detto dispiaciuto che si faccia la guerra tra poveri. Io sono di sinistra e se qualcuno è in difficoltà cerco di dargli una mano, fino a quando non dovessi accorgermi che è un parassita. Meno buonista Botteon: «I debiti sono una cosa grave. Il messaggio deve essere chiaro per tutti: è ora di finirla che paghi Pantalone».
Luca Anzanello
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