Un cane incubo del quartiere «Non passate mai lì davanti»

Mercoledì 19 Agosto 2020
Un cane incubo del quartiere «Non passate mai lì davanti»
MOGLIANO
Un pastore tedesco ha aggredito un giovane meticcio a Campocroce. Non è il primo episodio: e oggi, oltre a una denuncia già pronta, proprietari di cani e residenti chiedono che sia messo in sicurezza. Shoki è stato aggredito durante la passeggiata serale. Un pastore tedesco è sbucato dal giardino della canonica e l'ha azzannato. Pare non sia la prima volta: anche don Elio, il parroco di Campocroce, ha spiegato alla famiglia che occupa uno stabile dato in gestione alla Caritas, che l'animale deve essere tenuto in condizioni dignitose e soprattutto con una recinzione adeguata. Ma al momento nulla di fatto. E i residenti hanno paura. «E' trascorso un mese dall'aggressione. Ora il nostro cane si è ripreso, dopo 3 settimane di cure veterinarie. Però la situazione non è stata risolta. E portare il cane a passeggio nell'area della chiesa di Campocroce non è sicuro» spiega Carlo Bernardinelli, 33 anni, bancario, padrone del cane. «Siamo ancora sotto choc -spiega- e ci dispiace per l'animale, ma se fosse stato un bambino anzichè il nostro cane e magari per mano a un anziano, non so cosa sarebbe successo».
L'AGGRESSIONE
Il 17 luglio di fronte alla chiesa di Campocroce, Carlo stava portando Shoki a fare la passeggiata serale. «Un pastore tedesco, di proprietà di una persona che, ho scoperto dopo, vive nella canonica ospitato dalla Caritas, vagava libero nel piazzale antistante la chiesa e si è scagliato contro me e il mio cane, provocandogli ferite profonde». Il cane, molto aggressivo, nonostante i nostri tentativi non si è allontanato. Perfino una pattuglia dei carabinieri che passava di fronte al cimitero ha tentato di allontanarlo, prima col manganello poi con uno spray urticante, anche in questo caso senza successo. Il cane è stato fermato solo dall'intervento del figlio del padrone. «Mi sono rivolto sia al parroco, che ai carabinieri, che all'Oipa, e ad oggi nessuno è intervenuto per mettere il cane in sicurezza, cane che era già stato trovato a vagare da solo vicino al supermercato Maxi e che già in passato si era reso protagonista di altre aggressioni».
VIE LEGALI
Consigliato da più fonti di risolvere per vie bonarie, il padrone di Shoki si era rivolto a quello del pastore tedesco per vedersi rimborsate le spese mediche. «Questo non è mai avvenuto, ma non è la questione centrale. Anzitutto tengo ad avvisare quante più persone possibili in paese di fare molta attenzione quando passano dinanzi la chiesa. Poi sto valutando di procedere alle vie legali, perchè ritengo necessario verificare se il cane è tenuto in maniera dignitosa. Alcuni residenti spiegano che la recinzione non a norma, e che non è messo in condizioni di vivere in serenità».
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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