Studente cieco: «Stazione inadeguata». Trenitalia nega

Giovedì 24 Ottobre 2019
LA DENUNCIA
ODERZO Stazione ferroviaria accessibile anche ai ciechi. Sembra che la posa di strisce tattili nel sottopassaggio sia un intervento difficile ed insormontabile. Tanto che il gruppo di pendolari Oderzo si muove, dopo l'incontro avuto senza esiti apprezzabili con Rete Ferroviaria Italiana, ha deciso di scrivere all'assessore regionale Elena De Berti, al direttore regionale di Trenitalia Tiziano Baggio ed alla sindaca Maria Scardellato. Tutto nasce con l'inizio di quest'anno scolastico. C'è un ragazzo non vedente che frequenta un istituto scolastico opitergino, arriva alla stazione ferroviaria alla mattina e rientra circa all'una e mezzo.
LA STORIA
«Purtroppo la Stazione ferroviaria è abbandonata da anni, il sottopasso e i marciapiedi non presentano alcun genere di percorso tattile adeguato per permettere al ragazzo di recarsi in sicurezza alla fermata del bus navetta che lo porta agli istituti scolastici spiegano gli attivisti di Oderzo si muove - il Direttore Trenitalia Veneto Tiziano Baggio ci ha assicurato che i treni che il ragazzo utilizzerà fermeranno al binario 1 per agevolare la sua uscita dalla stazione, la sindaca di Oderzo Scardellato ha chiesto alla direzione bus Mom di fermare il pullman in prossimità della stazione. Tutto questo per garantire un minimo di accoglienza al ragazzo». Dei passi in avanti sono stati compiuti ma il problema non è risolto. Oderzo si muove va a fondo della questione: «Purtroppo però la situazione critica si evidenzia, come detto, nel sottopasso e nei marciapiedi in stazione, privi di ogni minima indicazione tattile. Abbiamo chiesto un incontro con Rete Ferroviaria Italiana, che ci è stato concesso, ma dove i responsabili hanno sottolineato l'impossibilità di intervenire se non con problematiche ai loro occhi insormontabili». Immediata la replica di Baggio: «È vero che il 15 ottobre i siamo incontrati con Unione Ciechi Treviso, Comitato Oderzo si Muove, RFI e Trenitalia - dice - è vero anche che Oderzo è una stazione, come tante altre, da adeguare. Vero anche che RFI ha adeguato molte stazioni e che i miglioramenti si fanno per gradi e che in effetti RFI ha un piano in questo senso nel corso dell'incontro abbiamo ascoltato: nello specifico RFI si è tra l'altro impegnata a valutare la fattibilità normativa delle proposte avanzate da Unione Ciechi per un attrezzaggio light delle stazioni. Nell'immediato Trenitalia si è impegnata a informare il cliente non vedente sul binario di ricevimento del treno a Oderzo, onde evitare rischi, e RFI ad attivare il servizio PRM in tempi congrui. Non ho udito alcun intervento di RFI in merito a difficoltà insormontabili, al contrario».
Annalisa Fregonese
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci