MOGLIANO
Tragedia sabato pomeriggio a Mogliano. Un 27enne, ex dipendente dell'Istituto di vigilanza Sicuritalia si è sparato un colpo di pistola al torace, all'interno della propria abitazione.
A sentire lo scoppio dell'arma da fuoco i vicini che hanno immediatamente avvisato i carabinieri. I militari dell'Arma hanno accertato che la rivoltella calibro 9 usata dal giovane per spararsi era di sua proprietà e regolarmente denunciata.
In casa non è stato invece trovato alcun biglietto che potesse spiegare la ragione del suo folle gesto. Nè, nei giorni precedenti - almeno a detta dei parenti - aveva mai manifestato momenti di tristezza collegabili con una depressione latente. È stata esclusa una malattia grave come, pure, una notizia negativa tale da causare una reazione di questa portata.
I genitori sono stati sentiti dai carabinieri per cercare di capire se conoscessero una qualsiasi ragione che potesse aver spinto il figlio a farla finita. Ma il motivo del gesto rimane, tutt'ora, oscuro.
Del fatto è stata informata l'autorità giudiziaria che dovrà rilasciare il nulla osta per la sepoltura. Non è stata, dunque, ancora fissata la data del funerale.
Increduli gli amici del giovane che non sanno darsi pace per quel gesto estremo. Il giovane, originario di Venezia, risiedeva ormai a Mogliano da tempo dove aveva tanti amici, compresi alcuni di scuola che ancora frequentava.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Tragedia sabato pomeriggio a Mogliano. Un 27enne, ex dipendente dell'Istituto di vigilanza Sicuritalia si è sparato un colpo di pistola al torace, all'interno della propria abitazione.
A sentire lo scoppio dell'arma da fuoco i vicini che hanno immediatamente avvisato i carabinieri. I militari dell'Arma hanno accertato che la rivoltella calibro 9 usata dal giovane per spararsi era di sua proprietà e regolarmente denunciata.
In casa non è stato invece trovato alcun biglietto che potesse spiegare la ragione del suo folle gesto. Nè, nei giorni precedenti - almeno a detta dei parenti - aveva mai manifestato momenti di tristezza collegabili con una depressione latente. È stata esclusa una malattia grave come, pure, una notizia negativa tale da causare una reazione di questa portata.
I genitori sono stati sentiti dai carabinieri per cercare di capire se conoscessero una qualsiasi ragione che potesse aver spinto il figlio a farla finita. Ma il motivo del gesto rimane, tutt'ora, oscuro.
Del fatto è stata informata l'autorità giudiziaria che dovrà rilasciare il nulla osta per la sepoltura. Non è stata, dunque, ancora fissata la data del funerale.
Increduli gli amici del giovane che non sanno darsi pace per quel gesto estremo. Il giovane, originario di Venezia, risiedeva ormai a Mogliano da tempo dove aveva tanti amici, compresi alcuni di scuola che ancora frequentava.
