LE INIZIATIVE
TREVISO Verranno usati palazzetti dello sport e palestre. L'idea

Giovedì 16 Luglio 2020
LE INIZIATIVE TREVISO Verranno usati palazzetti dello sport e palestre. L'idea
LE INIZIATIVE
TREVISO Verranno usati palazzetti dello sport e palestre. L'idea del drive-in, invece, con i cittadini in coda direttamente all'interno delle loro auto, al momento è vista come l'ultima opzione. L'Usl della Marca sta organizzando per ottobre una campagna per le vaccinazioni contro l'influenza stagionale senza alcun precedente. Oltre 200mila trevigiani saranno chiamati a immunizzarsi. Il primo obiettivo è vaccinarne almeno 150mila. Cioè il 75%. Significa un quarto in più dei numeri registrati negli ultimi anni. Il Palaverde di Villorba è già stato usato lo scorso aprile per effettuare i tamponi per il coronavirus sulle persone a rischio. A maggio per recuperare le vaccinazioni sui ragazzi si è ricorsi anche al Palamazzalovo di Montebelluna e alla Zoppas Arena di Conegliano. Il sistema è in parte collaudato. Ma in quelle occasioni erano stati richiamati al massimo 15mila cittadini. Al confronto, i numeri della lotta contro l'influenza stagionale sono giganteschi. Per questo va organizzato tutto nei minimi dettagli. Senza scordare che a ottobre sarà iniziato il nuovo anno scolastico. E che in teoria riprenderà anche l'attività sportiva all'interno degli stessi palazzetti.
I CONSIGLI
La vaccinazione contro l'influenza è raccomandata agli over 60 e a chi è costretto a convivere con altre patologie. Ma in tempi di coronavirus viene consigliata a tutti, compresi i bambini dai 6 mesi in su. L'emergenza Covid-19 impone di vaccinare quante più persone possibile contro l'influenza stagionale. Solo così si potrà contenere una malattia che almeno nella sua fase iniziale dà sintomi molto simili a quelli dell'infezione da coronavirus. Non solo: i vaccini serviranno per ridurre i casi gravi di influenza, le complicazioni e, alla fine, gli accessi ai pronto soccorso e i ricoveri negli ospedali. L'anno scorso si era arrivati a contare 40 ricoveri al giorno. Nei reparti erano stati allestiti dei letti bis per riuscire a rispondere a tutti. Si tratta di uno scenario che nessuno vuole più nemmeno immaginare. Uno studio condotto dalla stessa Usl della Marca ha stimato che il vaccino contro l'influenza consenta di evitare 200 decessi correlati a patologie cardiorespiratorie e oltre 400 ricoveri all'anno solamente nel trevigiano. Si parte da questi numeri. Allo stesso tempo, però, oggi bisognerà eseguire i vaccini nel pieno rispetto delle distanze anti-contagio per scongiurare il rischio di una nuova diffusione del Covid-19. Niente ambulatori affollati in attesa della puntura.
L'IDEA
Nasce da qui l'idea di usare i palazzetti dello sport e le palestre. Gli ambulatori tradizionali verranno utilizzati il meno possibile. Di pari passo, si andrà a vaccinare le persone in difficoltà direttamente a domicilio, si prepareranno le case di riposo affinché proteggano tutti i loro anziani in modo autonomo e si lavorerà a una ridistribuzione dei carichi di lavoro tra i medici di famiglia, fino ad oggi il primo riferimento per l'antinfluenzale, e il servizio Igiene e sanità pubblica dell'Usl. L'asticella è altissima. La copertura del vaccino contro l'influenza stagionale nelle persone a rischio, over 65 e chi convive con altre patologie, ha sempre faticato a superare il 50%. Quest'anno, invece, si punta a toccare quota 75%. Auspicando di poter arrivare presto addirittura al 95%. Servirà un impegno ancora più certosino per vaccinare chi lavora nella sanità. Tra reparti, corsie e ambulatori la copertura dell'antinfluenzale non ha praticamente mai superato il 30%. Le vaccinazioni contro l'influenza consentiranno in sostanza di potersi concentrare al meglio sul Covid-19. Con la speranza, ovviamente, che alla fine non ci sia nessuna seconda ondata.
M. F.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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