Le categorie promuovono Draghi «Subito investimenti e vere riforme»

Domenica 14 Febbraio 2021
LE REAZIONI
TREVISO Il premier Mario Draghi aveva già incassato un'ampia fiducia tra le categorie economiche trevigiane. Ora viene riconfermata anche al suo governo, appena entrato in carica. «Finalmente la crisi di governo si è chiusa: questo è il primo aspetto positivo sottolinea Mario Pozza, presidente della Camera di commercio di Belluno e Treviso - L'autorevolezza del nome di Draghi si è vista fin da subito, come dimostrano l'effetto tranquillizzante sui mercati e la discesa dello spread». Il numero uno dell'istituzione di piazza Borsa ha più volte evidenziato come la ripartenza del Paese non possa che basarsi su un ruolo centrale delle piccole e medie imprese: «In questo senso afferma - i ministeri più importanti, coinvolti nella destinazione dei finanziamenti europei, sono stati affidati a persone che conoscono il mondo dell'impresa». Per Pozza non guasta neppure che quattro ministri siano veneti. Proprio per il Veneto, il presidente sollecita un rafforzamento degli investimenti nelle grandi infrastrutture, anche immateriali.
LE RIFORME
Vendemiano Sartor, leader di Confartigianato Marca Trevigiana, auspica che il neonato governo si dedichi «non solo a investire in maniera oculata le risorse del recovery plan ma anche alla realizzazione tutte quelle riforme attese da troppi anni e di cui il nostro Paese ha estrema necessità». Semplificazione burocratica ed efficienza della Pubblica amministrazione, su tutte. «Due terzi delle risorse del Recovery plan sono a debito, vi è quindi un bisogno oggettivo di promuovere interventi che assicurino livelli di competitività e di crescita superiori a quelli degli anni ante 2020 per poter onorare gli impegni assunti e che devono consentire nuova occupazione per garantire stabilità e ripristinare la fiducia nelle istituzioni». Anche Cna mette in primo piano il tema del debito accumulato in questi mesi: 136 miliardi. «Le nostre imprese hanno necessità, in questo momento, di veder alleggerito il loro debito afferma il direttore Mattia Panazzolo - la scelta fatta dal nostro Paese, per far fronte alla pandemia, è stato favorire l'indebitamento privato delle aziende, facendo cadere su di esse gli oneri, per così dire, di sistema. Ma questo rallenta la ripresa economica: imprese indebitate, infatti, non investono». Tra le strade suggerite, quella di «allungare, almeno raddoppiandoli, i tempi di restituzione dei prestiti sottoscritti», precisa Panazzolo, con la convinzione che l'allargamento della maggioranza possa favorire riforme condivise.
«FIDUCIA»
Fiducia anche dal comparto agricolo: «La priorità per il mondo che rappresento deve essere la pianificazione. Saranno ingenti le risorse economiche da destinare all'agricoltura, tra fondi comunitari e Recovery Plan, e se vogliamo costruire qualcosa di solido nel tempo è necessario siano fatti investimenti strategici. La politica dei finanziamenti a pioggia non ci ha portato da nessuna parte, per questo va cambiato passo» spiega Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, presidente di Confagricoltura Treviso, avvertendo come non ci si possa permettere passi falsi. Tra i settori più colpiti, senza dubbio il turismo. «Se il buon giorno si vede dal mattino, questo è un governo che si avvicina alle imprese e può comprenderne le esigenze notano i vertici provinciali di Federalberghi Confcommercio - Il turismo può ora contare su un ministro con competenze perfettamente ritagliate nel quadro previsto dalla Costituzione e con portafoglio. Si potrà finalmente aprire una grande stagione per il turismo stremato dalla crisi in corso, anche nella Marca». Alla vigilia dell'insediamento della nuova compagine anche Leopoldo Destro, presidente di Assindustria Veneto centro, aveva sollecitato: «Un governo che rafforzi la fiducia dei cittadini e delle imprese e che sia in grado di mettere a terra l'esecuzione dei progetti e riforme e degli ingenti fondi che l'Europa ci ha messo a disposizione con il Recovery Fund. Una priorità che auspichiamo coaguli il più ampio e solido sostegno della politica all'azione del nuovo governo, anche per uscire rapidamente da questa pandemia con un piano vaccini più efficace e organizzato».
Mattia Zanardo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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