LA REPLICA
TREVISO «Ho detto la verità, la sola verità che esiste.

Martedì 18 Giugno 2019
LA REPLICA TREVISO «Ho detto la verità, la sola verità che esiste.
LA REPLICA
TREVISO «Ho detto la verità, la sola verità che esiste. Io non ho mentito, lui può dire ciò che vuole». Poche ma ferme parole. Con la voce insicura per il dolore, la preoccupazione e i giorni di insonnia. Giorgia è bellissima e tanto giovane. E' sicuramente capitata in una storia più grande di lei. Ma alle rivelazioni fatte da Christian al giudice trova un residuo di forza per rispondere. Anche se subito dopo chiede tregua. Chiede tempo. Ha capito che le frasi del ragazzo, almeno sulla carta, cambiano di nuovo la pelle a questa storia.
IL RAPPORTO
Cinque anni di amore adolescente, mesi di distacchi e riconciliazioni. Né con te né senza di te. Poi l'ultimo chiarimento, l'intimità. E il black out. E oggi la verità di Christian, che non è certo la verità di Giorgia. «Ne sono consapevole» risponde, centellinando le parole. «E' una situazione delicata» chiarisce con estrema lucidità. Da giorni coi riflettori puntati, sempre sotto tiro, dal telefono al cancello di casa, neanche lo spazio per respirare. Una notorietà non voluta, oggi molto pesante. La sua vita di ventenne ha perso leggerezza, scandita da interrogatori e avvocati. «Non avrei mai fatto tutto questo se non fossi nel giusto» ribadisce. Come a dire, non avrei mai sollevato un polverone del genere, se davvero non avessi la coscienza immacolata. Ma queste sono le sue parole. E sono diametralmente opposte a quelle di Christian. Che dopo lo choc iniziale sta cominciando a elaborare. E così i contorni di quella sera, di quei minuti iniziano di nuovo a farsi labili. Sarà davvero difficile capire quali parole, quali emozioni, quali sentimenti si siano rincorsi nell'abitacolo dell'auto. Pochi metri quadri di aria per un sentimento che è esploso in violenza.
L'INCUBO
Se Giorgia e Christian stanno vivendo un proprio personale brutto sogno, però, c'è una famiglia alle prese con un dramma autentico. Con qualcosa che si avvicina ad una terribile beffa del destino. E' la famiglia di Giusy Lo Brutto. La voce della bella estetista ventunenne è rotta appena dal tremore. «Lo so. E' terribile». Chissà quante volte, tra sé e sé, ha cercato di riavvolgere il nastro. Lui diceva di amarla e le mandava messaggi terribili. Lei non lo voleva più ma c'era ancora qualcosa in grado di avvincerla. Poi quel maledetto venerdì. Dove sta la verità? Oggi se lo chiedono tutti, dalle famiglie ai legali, alle forze dell'ordine. Esiste un punto in cui le parole di Christian si incrinano in una versione preconfezionata, nata e meditata a freddo per scagionarlo? Ma il ragazzo dice di avere le prove di ciò che afferma. «Lui può dirlo. Ma io non ho mentito. La verità è una sola». Un litigio, parole pesanti, un'escalation non controllata, il colpo, il pugno la sterzata. Due adolescenze spezzate, una famiglia distrutta. E una manciata di secondi ancora tutta da ricostruire.
Elena Filini
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