LA CONTESTAZIONE
TREVISO Quella spesa all'opposizione proprio non va giù.

Sabato 26 Settembre 2020
LA CONTESTAZIONE
TREVISO Quella spesa all'opposizione proprio non va giù. E pace se si parla solo di opposizione che, per sua stessa dizione, non è sempre morbida con la maggioranza. La scelta di finanziare una App per mettere in contatto il Comune con i cittadini ha creato qualche mal di pancia anche tra i consiglieri di maggioranza.
LA COMMISSIONE
Il malumore è nato l'altra sera, nel corso della commissione bilancio, al momento di approvare la spesa ripartita in tre anni di 244mila euro per finanziare una App che riunirà tutte le App esistenti, come quella per i parcheggi, e aggiungerà le funzioni dell'Urp e quelle che venivano espletate attraverso mail. Insomma, un Comune a portata di mano o di clic che risponderà attraverso tablet o cellulare rendendo più spedito e più sicuro il dialogo tra l'ente e i residenti.
«Non sono contro la tecnologia, quindi non giudico negativamente questo progetto. Dico soltanto che non dovrebbe essere tra le priorità di una giunta che, a breve, dovrà affrontare gravi problemi sul fronte sociale con la Cig che si esaurisce e le fabbriche saranno libere di mettere in mobilità i dipendenti. Per non parlare del fronte scuola. Se continuano i rialzi dei contagi non mi stupirei se si andasse incontro ad un altro lockdown» esordisce Fabio Pezzato, della lista Manildo. Come lui Stefano Pelloni, del Pd: «Forse i tempi andavano ripensati e quella cifra assegnata per assistere chi ne aveva più bisogno». Fin qui l'opposizione. Ma, ad essere uscito dall'aula per evitare di votare c'è pure Roberto Borsato, consigliere leghista. «Non voterò quel provvedimento nemmeno in consiglio comunale. È quantomeno inopportuno in questo periodo scandito dall'emergenza Covid. C'è tanto altro che si può fare, e quando lo dico penso agli aiuti alle famiglie. Sarebbero proprio i lavoratori e le famiglie che dovrebbero essere al primo posto per la giunta comunale. La App può aspettare». All'interno della maggioranza si era parlato, ad esempio, di comperare un tablet a tutti i ragazzini delle medie per aiutarli nello studio in caso di didattica a distanza. Proposta scartata dalla giunta in favore dell'App?
LA RISPOSTA
«Non è proprio così - risponde l'assessore Manera - La spesa per la App è nel capitolo degli investimenti, mentre gli aiuti alle famiglie in quella di spesa corrente. Sono due voci diverse che non sono intercambiabili». Manera sottolinea, inoltre: «I 244mila euro sono divisi in tre anni e si presuppone che saranno di meno in quanto sarà indetta una gara d'appalto e chi la vincerà proporrà un ribasso consistente. Inoltre, sempre in quella cifra sono compresi gli aggiornamenti delle App. Quindi, di cosa parliamo? Di 30mila euro all'anno?».
Maretta anche per i 100mila euro di contributi alla mostra Natura in Posa. «È una partita di giro, la Camera di commercio li ha consegnati al Comune che, a sua volta, li versa a Civita Tre Venezie che ha organizzato la mostra» dice Manera. Ma l'opposizione storce il naso: «Tanti soldi, non si potevano usare per mostre future con più alto appeal, rendendo pià viva la nostra città» conclude Pezzato.
Valeria Lipparini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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