L'altolà del gruppo social «Si può essere denunciati»

Martedì 3 Dicembre 2019
L'altolà del gruppo social «Si può essere denunciati»
IL COMMENTO
TREVISO «Ho ricevuto almeno una cinquantina di richieste da parte degli utenti del gruppo di condividere le fotografie dei ladri pubblicate dalla signora di San Biagio: purtroppo so per certo che non si può fare, e anzi si rischia di incorrere in una denuncia. Senza contare l'effetto psicosi: qualcuno potrebbe accusare persone che non centrano nulla con i fatti, magari per una semplice somiglianza». Cristian Demma, fondatore e admin della pagina Facebook Furti in Corso, è diventato uno dei massimi esperti di segnalazioni social in materia di sicurezza. Venerdì sera, alle 20,45, con la sua associazione terrà l'ennesimo incontro pubblico nella sala consiliare di Roncae proprio su questo tema. «Capisco che la gente è stanca di subire, e di sicuro bisogna stare attenti, se ci si trova davanti a un ladro, a non farsi del male, magari tentando di inseguirlo o di bloccarlo. Però in questo mondo al contrario non si può nemmeno denunciarli sui social. Meglio utilizzare quelle immagini, e quelle informazioni, per aiutare le forze dell'ordine ad individuarli e ad arrestarli».
I RISCHI
Non è la prima volta che l'admin di furti in Corso, che conta più di 18mila followers, si trova davanti al dilemma: pubblicare o non pubblicare le foto dei ladri, delle targhe delle loro auto o di informazioni sensibili? «Lo scorso anno avevamo delle immagini nitide che volevamo diffondere in rete, ma prima di farlo ci siamo confrontati anche con i carabinieri - spiega Demma -. E ci è stato spiegato che, nel Vicentino, c'era un gruppo di malviventi che si faceva filmare apposta per poi presentare una querela nei confronti di chi aveva diffuso le foto con i loro volti. Non ci crederete, ma alla fine, grazie ai loro avvocati, hanno pure vinto la causa e sono stati risarciti».
SENZA PAURA
«La cosa pazzesca, guardando le fotografie pubblicate dalla signora, è che i ladri appaiono tranquilli mentre si intrufolano dentro le case, quasi pensassero che non rischiano niente. Sono sereni, forse perchè hanno capito che rischiano poco, anche se li prendono. Purtroppo è così - conclude l'admin di Furti in Corso -. Per fortuna non sono armati e non cercano la colluttazione. Certo è che difendersi, in questo periodo, è sempre più difficile».
A.Belt
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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