«L'acqua è contaminata»: anziani truffati

Sabato 24 Marzo 2018
«L'acqua è contaminata»: anziani truffati
L'ALLARME
TREVISO Si presentano alla porta con tute verdi e blu e, spacciandosi per operai, chiedono di entrare in casa per delle presunte perdite nelle condutture idriche o del gas. «C'è una contaminazione, dobbiamo fare delle verifiche» la scusa con la quale riescono a convincere le loro vittime a farli accomodare. Poi, approfittando di un momento di distrazione, versano nel lavandino una sostanza dall'odore nauseabondo e irritante, a loro dire «in grado di danneggiare nickel e oro», e invitano i proprietari di casa ad aprire tutte le finestre e a prendere gioielli e contanti per metterli in una busta e chiuderli nel freezer. Il resto della trama è cosa scontata, perchè i due sedicenti operai entrati in azione a Treviso nei giorni scorsi, non sono altro che truffatori. E dal freezer, guarda caso, sono spariti immancabilmente i sacchetti dov'erano stati sigillati i gioielli e, talvolta, i contanti. Una tecnica del tutto nuova, almeno nella Marca, quella utilizzata dai due malviventi. Ma, per quanto fantasiosa, già andata a segno in più occasioni. Ai primi due episodi ai danni di anziani che vivono a San Camillo e Sant'Antonino, già denunciati alla polizia, se ne sono aggiunti un altro paio, registrati in via Recanati e in via Bastione San Paolo.
I PETARDI
Per creare confusione ed impossessarsi facilmente di gioielli e contanti, i due truffatori, entrambi dall'accento del centro Italia, il primo sui 40 anni, magrolino e con la barbetta, il secondo sui 50, tarchiato e alto circa un metro e sessantacinque, (indossano tute simili a quelle in dotazione al personale Ats), hanno utilizzato persino dei piccoli petardi, fatti esplodere in casa. La loro messinscena, fatta di artifizi, raggiri e atteggiamenti rassicuranti, è talmente credibile che nonostante le richieste a dir poco anomale, come quella di mettere ori e denaro nel freezer, ha già mietuto diverse vittime in città e nell'immediata periferia.
L'APPELLO
Proprio per questo motivo, alla luce dei primi episodi denunciati nei giorni scorsi dalle vittime, la questura di Treviso ha lanciato un allarme invitando tutta la cittadinanza a prestare la massima attenzione. L'appello è rivolto in particolar modo agli anziani e a chi li accudisce e può consigliarli: il primo consiglio è quello di non far entrare mai in casa persone sconosciute e, in caso di dubbi o situazioni sospette, di chiamare immediatamente le forze dell'ordine.
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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