IL QUADRO
TREVISO Oltre 1.600 visite di pneumologia e quasi 1.000 di gastroenterologia

Domenica 9 Maggio 2021
IL QUADRO TREVISO Oltre 1.600 visite di pneumologia e quasi 1.000 di gastroenterologia
IL QUADRO
TREVISO Oltre 1.600 visite di pneumologia e quasi 1.000 di gastroenterologia in attesa. Sono queste le prestazioni ambulatoriali che l'Usl della Marca fa più fatica a recuperare dopo la sospensione delle attività non urgenti all'interno degli ospedali nel periodo peggiore dell'ultima ondata del coronavirus. Complessivamente sono poco meno di 8mila le visite e gli esami non urgenti che devono essere rimessi in calendario. Sarà direttamente il Cup a ricontattare le persone in attesa. «Recupereremo quasi tutte le prestazioni nel giro di 15 giorni», assicura Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria trevigiana.
LE CRITICITÀ
Discorso diverso per le visite negli ambiti della pneumologia e gastroenterologia, appunto. Nel primo caso sarà ancora impossibile scalfire il monte di appuntamenti che si è via via accumulato. «Gli specialisti restano sempre molto impegnati nei reparti di pneumologia a causa dell'emergenza coronavirus, che non è finita spiega il direttore generale in queste condizioni, non è possibile rifissare subito tutte le prestazioni cosiddette fluttuanti. Il recupero sarà inevitabilmente graduale». Di quante prestazioni si parla? Esattamente 1.619. Nello specifico, 958 per quanto riguarda la Pneumologia di Treviso e altre 661 per quella di Montebelluna e Castelfranco. Proprio in quest'ultimo polo del distretto di Asolo, l'ex Usl 8, c'è anche il nodo della gastroenterologia. In questo settore ci sono 967 visite classificate come non urgenti ormai in attesa da tempo. «Qui il problema è che mancano specialisti in gastroenterologia evidenzia Benazzi procederemo con la pubblicazione di nuovi avvisi pubblici per reperire professionisti. Con la speranza di individuarne almeno un paio da inserire negli organici nel più breve tempo possibile».
I NUMERI
Quali sono le altre visite da recuperare? L'Usl della Marca ha appena snocciolato i numeri più consistenti. Al centro c'è inevitabilmente il polo dell'ospedale di Treviso, dove attualmente mancano all'appello 4.184 prenotazioni. Tra le altre, qui bisogna rimettere in calendario 804 prestazioni di radiologia, 302 di dermatologia, 268 di urologia e 171 di chirurgia vascolare. Mentre nel distretto di Asolo si è chiamati a far fronte a 3.176 prenotazioni in attesa, comprese le 1.628 relative alla pneumologia e alla gastroenterologia. Mentre per quanto riguarda gli ospedali di Conegliano e Vittorio Veneto, l'ex Usl 7, il quadro è decisamente più confortante. «A livello generale, solo nell'ultima settimana abbiamo erogato 702 prestazioni che erano state sospese fa i conti il direttore generale dell'Usl andando avanti così, contiamo di recuperare le prestazioni fermate dall'emergenza coronavirus nel giro di un paio di settimane». Vuol dire fissare nuovi appuntamenti, almeno. «Mi scuso con i cittadini per le problematiche legate in particolare alla pneumologia, ma l'attività è ancora appesantita dall'epidemia», sottolinea Benazzi.
IL CUP
Intanto il Cup è tornato ad accettare le prenotazioni anche sulla base di nuove impegnative per prestazioni non urgenti. Parallelamente si lavora per riprendere gli interventi chirurgici non urgenti. Il primo obiettivo è dedicare almeno un'ala della Terapia intensiva centrale dell'ospedale di Treviso, tra i 4 e i 7 posti, a pazienti non Covid positivi. Pure in questo caso il recupero sarà graduale. Anche perché i contagi stanno rallentando, ma non sono ancora azzerati. Sono esattamente 1.879 i trevigiani che in questo momento stanno combattendo contro l'infezione da coronavirus. E gli ospedali contano ancora 125 pazienti ricoverati: 105 nei reparti ordinari e 20 in Rianimazione.
M.Fav.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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