IL QUADRO
TREVISO I vaccini anti-Covid riducono drasticamente i ricoveri in ospedale.

Domenica 18 Aprile 2021
IL QUADRO
TREVISO I vaccini anti-Covid riducono drasticamente i ricoveri in ospedale. In questa ondata l'Usl della Marca ne sta contando in media oltre 300 in meno per ogni mese. Fino a gennaio era anche stata superata quota 800. Da metà febbraio, invece, ci si è fermati a poco più di 500 al mese. Il balzo più grande riguarda le persone con più di 80 anni, ormai quasi tutte vaccinate, appunto. Prima del decollo della campagna anti-Covid venivano ricoverati 337 pazienti over 80 al mese. Ora si è scesi a 134. Cioè 203 in meno. Ogni mese, bene ricordarlo. Per una diminuzione del 60,3%. «Sono tutte vite salvate», sottolinea Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca. Discorso simile per le altre classi d'età. A cominciare dai cittadini tra i 70 e i 79 anni. Qui i ricoveri sono calati del 34,2%, passando da una media di 211 a 139 (meno 72). E si vede una diminuzione del 17,2% dei ricoveri pure tra le persone con meno di 70 anni (-48; da 279 a 231 al mese). «È la conferma sul campo che i vaccini stanno funzionando mette in chiaro il direttore generale non a caso nell'ultima settimana sono stati ricoverati in ospedale soprattutto pazienti tra i 65 e i 74 anni, quindi parzialmente ancora non raggiunti dalla campagna vaccinale». Questi ultimi hanno rappresentato il 36,5% dei ricoveri totali per quanto riguarda gli uomini e il 22,9% per le donne. Il rovescio della medaglia mostra che sempre nell'ultima settimana i ricoveri delle persone con più di 80 anni sono scesi al 10% del totale per gli uomini e al 17% per le donne. Tra i più giovani, infine, ci sono 261 bambini e ragazzi con meno di 14 anni attualmente positivi (non ricoverati). Tra questi, 33 non hanno ancora compiuto un anno.
IL BILANCIO
Fino ad ora l'Usl ha somministrato oltre 210mila dosi di vaccino anti-Covid. Il Vax-day di ieri dedicato agli ultraottantenni, senza prenotazioni, è stato un successo. Sono stati circa 3mila gli anziani nati nel 1941 e negli anni precedenti che si sono presentati ai centri vaccinali allestiti dall'Usl, in base al comune di residenza, seguendo gli orari scaglionati per mese di nascita. «Esattamente il numero che ci attendevamo sottolinea Benazzi i sindaci hanno fatto un grande lavoro informando puntualmente i cittadini». Tutto è filato liscio. Senza code né contrattempi particolari. «Mi sono vaccinato perché è giusto farlo per il bene della collettività spiega Duilio Amadio, 95enne di Ponzano presentatosi ieri nel centro vaccinale di Villorba sono stato avvisato dalla mia dottoressa e non ho perso l'occasione. Speriamo che così si possa tornare presto alla normalità. Per il bene di tutti». Erano quasi 7.800 gli ultraottantenni trevigiani che mancavano all'appello (su oltre 60mila).
NEGLI AMBULATORI
Adesso ne restano tra i 3mila e i 4mila. Questi ultimi verranno vaccinati dai medici di famiglia che martedì, mercoledì e giovedì sospenderanno le normali attività nei loro ambulatori per dedicarsi esclusivamente alle iniezioni. I pazienti verranno contattati in modo diretto. Chi può muoversi, verrà vaccinato nella sede di riferimento. Per chi è costretto a letto, invece, poco meno di 3mila persone, gli stessi dottori di base andranno a domicilio. Il numero è ancora incerto perché bisogna fare i conti con gli eventuali rifiuti. A quanto pare almeno 300 anziani hanno già fatto sapere ai sindaci che non hanno intenzione di vaccinarsi. Ma non sono previsti dinieghi formali. Ognuno potrà scegliere se vaccinarsi anche all'ultimo giorno. La partita, comunque, ormai viaggia verso la conclusione. «Entro giovedì avremo vaccinato tutti i cittadini con più di 80 anni», assicura il direttore generale. Poi si continuerà con i settantenni. Proprio domani verranno riaperte le prenotazioni sul portale online Vaccinicovid.regione.veneto.it. Il 57% dei trevigiani tra i 70 e i 79 anni (circa 85mila ) ha già ricevuto la prima dose. «Di questo passo conclude Benazzi potremo vaccinarli tutti entro l'inizio di maggio». E a quel punto si apriranno le porte ai 60enni e ai 50enni.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci