Il presidentissimo non si ferma qui «Siamo già pronti alla nuova sfida»

Mercoledì 19 Giugno 2019
Il presidentissimo non si ferma qui «Siamo già pronti alla nuova sfida»
IL PROGETTO
TREVISO Il presidente Paolo Vazzoler, appena rientrato insieme alla squadra dalla vittoriosa trasferta a Capo d'Orlando, durante la conferenza stampa nella palestra di Sant'Antonino, si rigira tra le mani il piatto d'argento, premio per il club vincitore dei playoff, simbolo della promozione della De' Longhi Treviso Basket nel massimo campionato italiano dei canestri. Eppure il Vazzo prova ancora a resistere nel pronunciare la parola Serie A. «Siamo arrivati dove volevamo essere: in una categoria superiore di quella della scorsa stagione» insiste, aprendosi in un largo sorriso. Alla fine di questo viaggio, il numero uno di Tvb torna alla partenza, sette anni fa, alla nascita del club biancazzurro e alla rinascita della pallacanestro di vertice a Treviso: «Perché quello che siamo oggi è frutto di questi sette anni. E perciò va detto un grazie a tutti coloro che in questo periodo hanno fatto qualcosa per portarci a questo bel traguardo». Ci sarà tempo per definire strategie e progetti tecnici futuri.
IL FUTURO
Il presidente, però, mette subito un punto fermo: «Lavoreremo per continuare ad essere quello che i ragazzi sono stati quest'anno: belli, coinvolgenti, complici, umili. Dimostrando soprattutto l'amore per maglia che indossano: l'hanno fatto tutti, in società, dal primo all'ultimo elemento. Poi in campo ce la giocheremo: questa stagione abbiamo giocato partita per partita, la prossima lo faremo quarto per quarto». Del resto, negli ultimi anni, le neopromosse, dalla Virtus Bologna, a Brescia, Torino (al netto dei recenti guai finanziari), Trieste hanno comprovato che si può essere competitivi anche salendo dalla A2. «Abbiamo dimostrato di avere un gruppo di italiani interessantissimo sottolinea Vazzoler -. Certo, cambia l'asse della squadra e arriveranno degli stranieri: però dovranno anche loro adeguarsi a questa piazza e a questa maglia».
IL CONFRONTO
Non è un caso che Vazzoler paragoni la promozione attuale a quella del 1986-87 con lui in campo e il Barone Sales in panca, prologo delle stagioni d'oro del basket trevigiano. La vittoria forse più bella, intanto, è aver risvegliato la passione di un'intera provincia: «Sarà nostro compito tenerla viva e alta anche quando le cose dovessero essere più difficili». Il diesse Andrea Gracis ribadisce come il successo sia l'esito di anni di programmazione e, perché no, anche delle sconfitte: «L'anno scorso puntavamo ad arrivare in finale, quest'anno l'unico obiettivo possibile era la promozione conferma l'ex playmaker, con una dedica speciale alla mamma Clara, scomparsa proprio all'inizio della sua collaborazione con Tvb -. E senza dubbio c'era pressione per ottenere questo risultato. Ne abbiamo conquistati due: la Coppa Italia e la promozione. E abbiamo saputo compiere anche scelte difficili: ad esempio, rendendoci conto di aver bisogno di un giocatore di personalità, quella di chiudere con Wayns, per responsabilizzare tutti gli altri, trovando poi David Logan che ha contribuito a fare di una buona squadra un'ottima squadra. Così come non è stato facile il sacrificio di Antonutti, ma ha permesso di arrivare a Severini, più funzionale al nostro gioco, e ha dato spazio a Lombardi».
Mattia Zanardo
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci