Il Panevin di Arcade salta ancora gli Alpini: «Colpa di chi non si vaccina»

Martedì 23 Novembre 2021
Il Panevin di Arcade salta ancora gli Alpini: «Colpa di chi non si vaccina»
LA POLEMICA
ARCADE «A gennaio non faremo il classico Panevin. In questa situazione sarebbe impossibile gestire l'arrivo di migliaia di persone in una sola sera. Speriamo che chi è contro al vaccino anti-Covid si metta una mano sulla coscienza. In modo che si possa davvero uscire da questa epidemia e, di conseguenza, tornare a organizzare il nostro Panevin dal 2023». A parlare è Rolando Migotto, capogruppo del consiglio direttivo del gruppo Alpini di Arcade. La delusione è tanta. Lo storico Panevin di Arcade, il più grande di tutto il trevigiano, negli ultimi anni sempre acceso dal governatore Luca Zaia e diventato via via famoso addirittura in tutto il Veneto, è destinato a saltare per la seconda volta consecutiva. Il prossimo 5 gennaio non divamperà nessun rogo nella piazza del paese.
LE VALUTAZIONI
Il gruppo organizzatore degli Alpini si è preso un'altra settimana di tempo per fare tutte le valutazioni del caso, e poi prendere una decisione definitiva. Ma ormai la strada è segnata. Il costante aumento dei contagi da coronavirus in provincia non fa ben sperare. L'Usl trevigiana non si stanca di lanciare appelli ai no vax affinché decidano una volta per tutte di sottoporsi all'iniezione anti-Covid per proteggere loro stessi in primis e poi tutti gli altri, aumentando la percentuale della copertura generale. Gli Alpini si muovono con prudenza. La sostanza, però, è la stessa. «Noi non siamo contro nessuno specifica il capogruppo Migotto ma è un dato di fatto che bisogna cercare di fare qualcosa per metterci questa epidemia definitivamente alle spalle». All'epoca del coronavirus, i grandi numeri fatti registrare dalla manifestazione di Arcade rappresentano di fatto un problema. «Il nostro tradizionale Panevin richiama in piazza anche oltre 7mila persone fa i conti Fabio Gazzabin, sindaco del paese, per 25 anni braccio destro dello stesso Zaia sul piano tecnico, è inquadrato come uno spettacolo. Sarebbe quindi necessario non solo controllare i Green pass, ma anche garantire i distanziamenti».
L'IDEA
«Avevamo pensato di mettere delle panchine con dei posti segnati aggiunge il primo cittadino ma per far entrare anche solo mille persone sarebbe stato necessario poter contare su oltre 2mila posti. In questo momento diventerebbe un problema di ordine pubblico». Non ci sono margini. «Da parte nostra non manca di certo la voglia di organizzare il Panevin sottolinea il capogruppo degli Alpini siamo però consapevoli che in questo momento sarebbe impossibile gestire una simile mole di persone». L'anno scorso la manifestazione di Arcade si è bloccata per la prima volta in 54 anni di storia. Ma l'edizione non è stata totalmente cancellata. «Abbiamo fatto un piccolo Panevin, ristretto, in forma simbolica, per non interrompere del tutto la tradizione spiega Migotto e pensiamo di fare lo stesso anche il prossimo 5 gennaio». Nella piazza centrale di Arcade verrà comunque posizionato il palo che sarebbe servito a sostenere la pira. E come l'anno scorso, verrà srotolato uno striscione: »Arrivederci al 5 gennaio del 2023». Sperando che sia la volta buona.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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