Il Besta entra al Bailo per misurarsi con Arturo Martini

Domenica 14 Gennaio 2018
IL PROGETTO
TREVISO Come avvicinare gli alunni ai Musei, esponendoli alla bellezza delle opere d'arte e alla cultura del territorio. L'Istituto Besta di Treviso, con la collaborazione del Comune, ha così ideato il Progetto La scuola al museo, un'opportunità per spingere i giovani a scoprire la raccolta delle opere di Arturo Martini. Il museo, in questo caso il Bailo, casa dei capolavori del 900, si trasforma dunque in aula di laboratorio, uno spazio inclusivo dove gli alunni potranno sperimentare e sperimentarsi, attraverso la parola e il disegno, entrando in relazione con l'opera d'arte, con il bello, con i grandi protagonisti dell'arte a Treviso.
L'iniziativa coinvolgerà una classe terza dei Servizi Commerciali Pubblicitari ed una classe seconda dei Servizi Socio Sanitari. Gli alunni, con i loro docenti, lavoreranno sul tema della donna e della maternità, attraverso lo studio dell'opera dello scultore trevigiano Arturo Martini. Gli allievi dei Servizi Socio Sanitari realizzeranno scatti fotografici, riflessioni e recitazioni di poesie relative al tema della donna e della maternità, mentre gli allievi dei Servizi Commerciali Pubblicitari realizzeranno manualmente delle riproduzioni grafiche della scultura Maternità realizzata dall'artista nel 1910.
I LAVORI
Al termine dell'esperienza, il Museo ospità i lavori degli alunni. «Con questa iniziativa i musei trevigiani aprono le loro collezioni ancora una volta ai giovani delle scuole ha detto l'assessore alla cultura Luciano Franchin - Saranno proprio questi giovani i veri protagonisti del futuro culturale della nostra città». «L'Istituto Besta vuole essere sempre più parte attiva della vita cittadina fa eco la docente Ilaria Toldo, coinvolta nel progetto L'arte e la bellezza hanno una straordinaria forza formativa per tutti e soprattutto per i giovani studenti». «I veri protagonisti sono le ragazze e i ragazzi della nostra scuola afferma la dirigente scolastica Sandra Messina - e il museo, ricco di opere d'arte legate non solo al territorio cittadino ma anche collegate ad una dimensione internazionale, situato proprio di fronte alla sede centrale del Besta, diventa per loro laboratorio prestigioso ed esclusivo, luogo privilegiato di apprendimento».
E.F.
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