I FAMILIARI
VITTORIO VENETO «Facebook ha rovinato la vita di mia figlia».

Domenica 21 Luglio 2019
I FAMILIARI VITTORIO VENETO «Facebook ha rovinato la vita di mia figlia».
I FAMILIARI
VITTORIO VENETO «Facebook ha rovinato la vita di mia figlia». Sul social network Patrizia Armellin aveva conosciuto Paolo Vaj, 57 anni originario di Milano. E sempre in rete la giovane siciliana Angelica Cormaci, che Patrizia chiamava figlia ed era ricambiata dalla 24enne con l'appellativo di mamma. Sul social network tutti e tre, nullafacenti, passavano molto tempo della loro giornata. Una rete che in queste ore si sta accanendo contro Patrizia. Molti di quelli che su Facebook risultano suoi amici, quasi 5mila, hanno ora postato sul profilo della 52enne epiteti di condanna e di rabbia per quanto nella notte tra giovedì e venerdì si è consumato nell'abitazione di via Cal de Romani. Facebook, di fatto, era diventato la seconda famiglia di Patrizia, dopo che aveva tagliato nettamente ogni contatto con i genitori e non solo. Eppure la 52enne è cresciuta in una famiglia dai sani valori. E fin da giovane anche lei si era distinta, prima come cameriera alla locanda Postiglione a Serravalle, poi come receptionist in un hotel di lusso in montagna, quindi come imprenditrice nel settore della verniciatura del legno, avviando una piccola azienda con alcuni dipendenti. Poi, forse proprio in concomitanza con la relazione con Vaj, il cambio di rotta, quella svolta alla sua vita che le ha fatto chiudere ogni relazione con la sua vera famiglia, con i genitori, la sorella e lo zio.
RAPPORTI TESI
«Mia figlia aveva rotto qualsiasi rapporto con noi» conferma la signora Cornelia, mamma della 52enne, che abita con il marito a fianco della figlia. E questi rapporti Paolo, con il suo carattere, li aveva resi ancora più tesi, tanto che Patrizia aveva anche tagliato ogni legame con lo zio Gabriele, pure confinante. Paolo andava e veniva dall'abitazione di via Cal de Romani da anni. Aveva vissuto qui fino a gennaio, poi era andato in Grecia, quindi intorno a Pasqua aveva fatto rientro nell'abitazione di Patrizia. Con il motorino, con cui spesso si recava al bar Nord-Est di via Cansiglio per una birra, non mancava di fare dei dispetti. Una notte, alle 3, lo aveva messo in moto giusto sotto alle finestre delle camere dei vicini. Un rumore assordante che aveva svegliato tutti. E quella notte erano intervenuti i carabinieri di Vittorio Veneto per far spegnere all'uomo il motorino.
LO CHOC
Nessuno, tra i vicini, aveva rapporti con Paolo. «Un giorno stavamo parlando per una questione in cortile e Paolo mi ha detto: Se non stai zitto, ti rompo anche l'altra gamba» ricorda lo zio Gabriele che all'epoca aveva le stampelle. Solo minacce verbali, mai nulla di più. «Con noi non aveva mai litigato dicono i genitori e noi non lo abbiamo mai sentito litigare nemmeno con nostra figlia». Neanche i vicini dicono di aver mai udito i due baruffare. «Conducevano una vita riservata» testimoniano all'unisono. «Il Vaj aveva il suo carattere. Qui non mi risulta abbia mai picchiato mia figlia, invece credo che Patrizia sia, una volta, rientrata a casa di fretta e furia dalla Grecia perché lì prendeva botte da lui» confida la mamma. L'amore, tra alti e bassi, tra Paolo e Patrizia andava avanti dai primi anni Duemila, tanto che all'apice della loro storia avevano anche deciso di sposarsi in Grecia. Poi non se ne fece nulla. Tempo dopo, lei lo lasciò per sposarsi con un altro. Ma il matrimonio durò solo pochi anni, per poi tornare con Paolo. Il 57enne era un grande appassionato d'armi. Numerose le foto su Facebook che lo documentano, ma anche in casa, in via Cal de Romani, se non ora, ma certamente in passato, deteneva alcune armi, pistole e fucili. «Quanto si è consumato dentro a quelle mura lo sanno solo loro» dicono affranti i famigliari che hanno appreso dalla stampa dell'arresto di Patrizia e dell'amica di lei e a loro sconosciuta, Angelica, che da inizio anno era venuta a risiedere in via Cal dei Romani.
Claudia Borsoi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci