I clienti del locale sgomenti «Poteva essere una strage»

Lunedì 19 Giugno 2017
I clienti del locale sgomenti «Poteva essere una strage»
CROCETTA - (L.Bel.) Solo circostanze fortunate e il destino favorevole, secondo quanti erano sul posto, hanno impedito che fossero più gravi le conseguenze del tragico incidente accaduto in via D'Annunzio e nel quale è morto il 24enne Daniele Prevedello. «Pochi minuti prima dello schianto della moto contro il pergolato - spiega il medico di Crocetta Pietro Maria Calderino - mi trovavo sotto la pergola con le titolari Gabriella e Giannella Martinelli. Avevamo appena finito di parlare. Loro sono rientrate mentre io mi sono spostato sotto gli alberi del giardino dove ad aspettarmi c'erano gli amici con i quali mi incontro la domenica. Non ho assistito all'incidente in quanto ero di spalle rispetto al senso di marcia della moto. Ho sentito soltanto in rapida successione tre piccoli botti e poi il trambusto provocato dal corpo del motociclista che era piombato sotto il pergolato. Ho attraversato la strada d'un fiato e mi sono recato lì, ma quando sono arrivato il giovane era già morto».
Un'immagine parziale dell'incidente è incisa nella memoria di Carlo Fassetta, uno dei componenti del gruppo di amici: «Ero su una sedia che si trova nel giardino della locanda, quando ho sentito due botti e, alzata la testa, ho visto qualcosa in volo. Quella cosa altro non era che il corpo del motociclista. Dallo spavento, d'istinto, con le mani ho spaccato un calice in vetro». Tanta paura anche per Mario Felice Poloniato, detto Felix, che solo pochi minuti prima della tragedia aveva spostato la sua Fiat Punto diesel per parcheggiarla vicino al pergolato. «Ero dentro alla locanda - spiega Felix - quando ho sentito un grande boato e ho visto alzarsi una nube di polvere. Subito non mi sono reso conto di quanto fosse accaduto, poi ho visto la moto a terra proprio davanti all'ingresso della locanda Santa Mama e la pergola letteralmente divelta. Solo allora ho capito che c'era stato un incidente. Di solito, con il caldo, sotto la pergola trovano rifugio diversi avventori, ma ieri non c'era nessuno. Se fosse stata l'una, adesso saremmo qui a piangere altri morti».

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