Garofalo: «Vorrei un corso universitario che unisse Giurisprudenza ed Economia»

Domenica 17 Gennaio 2021
Garofalo: «Vorrei un corso universitario che unisse Giurisprudenza ed Economia»
IL FUTURO
TREVISO Al centro dei piani di Fondazione Cassamarca resta l'università. Il presidente Luigi Garofalo intende proporre di allargare gli orizzonti dell'offerta formativa e sta già sondando il terreno, sia con l'ateneo di Venezia che con quello di Padova, per valutare la possibilità di istituire a Treviso un nuovo corso di laurea di sei anni che metta assieme Giurisprudenza ed Economia e Commercio e permetta di conseguire la doppia laurea.
Presidente Garofalo, creare una facoltà che unisca Giurisprudenza ed Economia vuol dire far lavorare assieme le università.
«Certo, lo ritengo un progetto fattibilissimo: le competenze e le strutture già ci sono. E riusciremmo a formare professionisti in grado di muoversi abilmente in entrambi i campi, giuridico ed economico. Proprio quello che il territorio chiede».
E con un occhio sempre rivolto alla Cina.
«Sì. Abbiamo la fortuna di ospitare Ca' Foscari e mi piacerebbe creare un luogo di alta formazione dove consentire ai laureati di fare pratica con le aziende trevigiane che dialogano con la Cina. Si potrebbe partire con servizi di traduzione e di consulenza sul sistema giuridico cinese».
Che altra facoltà le piacerebbe portare a Treviso?
«Più che portarne una nuova, mi piacerebbe rivedere lo Iuav».
Tasto dolente: a Treviso già c'era, poi ha scelto di tornare a Venezia.
«Se tornasse ne sarei lieto. Una sistemazione adeguata saremmo in grado di trovarla. Mi piacerebbe però avere a Treviso uno o più corsi di laurea completi tra quelli di Architettura».
La questione della sede è risolta? L'università resta all'ex distretto?
«Non è una novità, lo ripeto: l'ex distretto è dedicato all'università. Noi la vediamo principalmente in quella sede. A cui, eventualmente, si può aggiungere altro in base alle esigenze».
Tipo villa Franchetti?
«La soluzione individuata per villa Franchetti, assieme alla Provincia che ne è la proprietaria, è di vendere quote a chi è interessato: enti pubblici, università, privati».
Una multiproprietà insomma.
«Non è l'immagine esatta. Chi acquista una quota, che andrà a finanziare il recupero, potrà utilizzare gli spazi necessari. È possibile un utilizzo in contemporanea di piena soddisfazione per tutti: la sala conferenze per l'università, la barchessa per l'imprenditore che necessità di spazi espositivi, il parco a disposizione della cittadinanza. Ma faremo un regolamento per la gestione».
E l'Appiani? Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate sono ormai date nella nuova sede all'ex caserma Salsa.
«Sinceramente a noi non è arrivata alcuna disdetta dell'affitto per la torre che stanno utilizzando, nessuno ci ha ancora parlato».
P. Cal.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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