Fossi e cestini usati come pattumiere stangati tre furbetti: «Ora è linea dura»

Giovedì 6 Febbraio 2020
Fossi e cestini usati come pattumiere stangati tre furbetti: «Ora è linea dura»
CASALE SUL SILE
C'era un ristorante della zona che aveva gettato in un fossato di via Angeli alcuni sacchi pieni di bottiglie, bicchieri e altri rifiuti, ma anche due normali e insospettabili cittadini che pur di risparmiare qualche euro, si erano ridotti ad usare il cestino del cimitero di via Peschiere come fosse la pattumiera di casa. Questo il quadro, piuttosto sconfortante, che hanno scoperto gli addetti della vigilanza ambientale del Consiglio di Bacino Priula e gli agenti della polizia locale nel corso di un'indagine che ha portato ad individuare i responsabili di questi abbandoni di rifiuti, un fenomeno che anche a Casale sul Sile, come in altre zone della Marca, è piuttosto frequente e preoccupante. Le indagini, effettuate anche attraverso l'utilizzo di dispositivi di videosorveglianza, hanno portato a sanzionare un ristorante della zona con una multa di 180 euro, e due cittadini di Casale con un verbale di 65 euro. Questi ultimi, in particolare, utilizzavano il cestino del cimitero di Conscio per smaltire i propri rifiuti, pensando stupidamente in questo modo di eludere il sistema tariffario in vigore. «Il furbetto, purtroppo, è una figura piuttosto diffusa - ha dichiarato Stefano Giuliato, sindaco di Casale sul Sile - Crede di essere più scaltro degli altri, ma è solo più incivile: sporca l'ambiente, o addirittura lo inquina, incurante del fatto che l'ambiente è dove viviamo tutti noi. Non solo: il furbetto dimostra di non avere capito che ogni danno che arrechiamo alla natura ci verrà restituito con gli interessi, come del resto vediamo nelle cronache di tutti i giorni sulle ricadute dell'inquinamento. Cosa dire a queste persone? Che forse dovrebbero imparare a vedere la natura non come una discarica, ma come un organismo vivente che, come noi, può soffrire e ammalarsi per i nostri gesti sconsiderati ed egoisti. E poi: come reagirebbero se qualcuno buttasse dei sacchi di immondizia nel loro giardino? Comunque, proseguiranno tutte le azioni educative e preventive in materia ambientale sia negli istituti scolastici sia per la cittadinanza». L'asse nato tra Comune di Casale a Bacino Priula sta dunque producendo i primi risultati per arginare il fenome degli abbandoni di rifiuti. «La cura e il rispetto dell'ambiente, infatti - spiega in una nota Contarina - non devono mai mancare in una società che si voglia definire civile, perché chi abbandona i propri rifiuti, prima o poi, viene beccato come ben dimostrano questi casi». Oltre ai controlli e all'uso delle così dette fototrappole l'altra strada, seguita ad esempio da Treviso è quella di rendere particolarmente pesanti le sanzioni con una sanzione che è pari a 400 euro per ogni sacchetto abbandonato. (nc)
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