FONTE
«Si è pentita e vuole tornare qui? Beh, noi non siamo disposti

Giovedì 14 Giugno 2018
FONTE «Si è pentita e vuole tornare qui? Beh, noi non siamo disposti
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«Si è pentita e vuole tornare qui? Beh, noi non siamo disposti ad accoglierla. Non la vogliamo». Il sindaco di Fonte Massimo Tondi commenta così l'intervista rilasciata al Tg1 da Sonia Khedhiri, la 21enne di origini tunisine, ma cresciuta a Onè, fuggita nell'agosto del 2014 in Siria per vivere nel Califfato e sposarsi con un miliziano jihadista, (si sospettava addirittura con il numero due dell'Isis, l'emiro Abu Hamza), poi ucciso con un drone durante un attacco mirato a Raqqa. Sonia si trova in un campo profughi a 100 chilometri dall'ex roccaforte di Daesh ora rasa al suolo, a Ein Hissa. È stata catturata assieme ad altre mogli di miliziani sfuggite ai bombardamenti. E vuole tornare a casa. «Ho due figli, devo pensare al loro futuro - ha detto - ma so che è molto difficile tornare, forse impossibile».
LE PERPLESSITA'
Su Sonia c'è un indagine aperte dell'Antiterrorismo ma a differenza di Meriem Rehaily, la 21enne marocchina partita da Azergrande, nel Padovano, per arruolarsi nell'Isis e già condannata a 4 anni di reclusione dal Tribunale di Venezia, non sono state emesse nei suoi confronti ordinanze di custodia cautelari. Entrambe le richieste sono state respinte perchè non vi sarebbero prove per considerare la 21enne di Fonte pericolosa. Tutto da dimostrare insomma il suo percorso di radicalizzazione. Non stupisce però la reazione del sindaco, che di fronte all'ipotesi di un possibile anche se ad oggi difficile ritorno di Sonia afferma deciso: «Mi opporrei non solo al suo rientro a Fonte, ma anche in Italia - puntualizza Tondi -. Ma perché dovrebbe rientrare dopo la scelta radicale che ha fatto? Per quanto mi riguarda vada in Turchia, o in Tunisia, e rimanga lì. Cosa penserebbe la gente se tornasse qui a Fonte Alto con i genitori? Non avrebbe diritto a sentirsi in pericolo? Mi dispiace solo per il papà che è una brava persona e un gran lavoratore. So che è stato molto male per la scelta incomprensibile della figlia maggiore».
LA FAMIGLIA
Proprio in questi giorni la madre di Sonia è tornata a Fonte Alto, nell'abitazione di via Meneghetti dov'è cresciuta anche la 21enne e le sue due sorelline. Era infatti rientrata in Tunisia e qui in Italia era rimasto solo il marito, Lofti Khedhiri. Forse il ritorno della madre è legato proprio alle novità su Sofia, alla scoperta che è ancora viva, che sta bene, nonostante gli orrori vissuti in questi anni. In questi giorni c'è il Ramadan, e Lofti come gli altri fedeli musulmani residenti a Fonte si vedoe poco in giro. «È una brava persona - spiegano al bar Milady -, che ha sofferto e sta soffrendo ancora per la figlia». Intanto sul Sonia è intervenuto anche il senatore dell'Udc Antonio De Poli, che ha detto: «Mi spinge innanzitutto a manifestare un plauso alle forze dell'ordine che hanno lavorato a questa inchiesta sui foreign figthers. Su migranti e lotta al terrorismo l'Europa deve muoversi come se fosse una cosa sola».
Gabriele Zanchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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