Ex Camuzzi e Fiera: «Vincoli rispettati»

Mercoledì 22 Maggio 2019
Ex Camuzzi e Fiera: «Vincoli rispettati»
PIANO INTERVENTI
TREVISO «Nel PI adottato dalla precedente amministrazione sono state riscontrate scelte amministrative riguardanti ambiti strategici, segnati da valutazioni pregresse, che hanno modificato in maniera radicale alcune zone della città. È questo l'esempio di Prato della Fiera dove la Giunta Manildo aveva inserito a ridosso della chiesa, in un'area destinata a verde attrezzato, uno spazio adibito a parcheggio pubblico (F9) privo di ordine e carente di organizzazione. Vista la collocazione di tali stalli nelle vicinanze dell'area parrocchiale e della scuola, e appurato che tale posizione marginale rispetto al cuore del prato è stata ritenuta non lesiva della sua integrità storica, si è deciso di ripercorrere tale traccia rendendola più funzionale». Mentre parla Linda Tassinari, assessore all'Urbanistica, indica su due aree su altrettante mappe stilizzate del Prato. Nella prima l'attenzione si concentra su un rettangolo con dentro scritto F9: «Rappresenta la scelta della precedente giunta Manildo prevista nel PI adottato», spiega. Nella seconda la stessa area appare un po' più grande: «È l'area del Pi approvata accogliendo le osservazioni depositate. È sempre il medesimo ambito, ma pensato in modo da renderlo più funzionale. Come si vede è marginale rispetto al cuore del Prato, che non viene minimamente compromesso».
IN CONSIGLIO
Prato della Fiera, assieme al recupero dell'area ex Camuzzi, sono stati i temi caldi, per così dire considerato che di discussione non ce n'è stata, dell'ultimo consiglio comunale dove è stato votato e approvato il Piano degli Interventi. Sul destino del Prato il centrosinistra si è fato sentire a colpi di emendamenti per tutelarne l'integrità; per quanto riguarda lo storico bastione invece l'obiettivo era impedire l'autorizzazione a costruire al suo interno edifici alti 15 metri. Da Treviso Civica, al Pd, dalla Lista Manido a Domenico Losappio del Gruppo Misto, si sono sprecati gli interventi per tentare di scalfire la granitica solidità della maggioranza che, arrivata in consiglio con le idee ben chiare su cosa e come votare, e sempre senza proferire nemmeno una parola, ha respinto ogni proposta. E sul destino del Prato della Fiera si sono sentiti discorsi accorati, appelli al voto di coscienza, alla tutela di un patrimonio storico millenario. Ma l'assessore, il giorno dopo, fa notare che di fatto non è stata presa alcuna nuova decisione: «Abbiamo solo confermato la nuova destinazione a parcheggio pubblico trovata nel piano adottato - ripete - nessuno vuole intaccare l'integrità del Prato, men che meno gli ordini professionali interessati a quell'area di sosta. Quella piccola porzione destinata a diventare parcheggio, che ripeto era già prevista, è stata solo potenziata a servizio anche delle strutture limitrofe, parrocchia e scuola, dell'area del prato».
IN CENTRO
L'ex Camuzzi è stato l'altro grande tema che ha infiammato, sempre per modo di dire, la seduta di consiglio comunale. Un'osservazione al Piano Interventi chiedeva la possibilità di costruire fino a un'altezza di 15 metri. Anche qui il centrosinistra si è prodotto in un fuoco di fila di discorsi accorati, carichi, anche provocatori serviti a poco. Ma anche in questo caso, sottolinea l'assessore, l'attuale amministrazione non ha fatto altro che riprendere un discorso già iniziato da chi li ha preceduti. «Quando abbiamo preso visione della proposta di piano su mozione del privato - dice la Tassinari - il dialogo tra proprietà e la precedente amministrazione era già in fase avanzata e si stava avviando verso due possibili modalità di sviluppo: attuare il recupero con modalità del piano di recupero attuativo oppure ad attuazione diretta (ex Piano casa)». Anche qui la nuova amministrazione ha trovato un piano già in itinere, un Pua: «Rispetto a quanto già approvato dalla giunta precedente, è stata accolta un'osservazione la cui controdeduzione ipotizza altezze anche di 15 metri ma rispettose della verifica del DM del '68 con le stesse modalità di applicazione. Queste altezze sono solo ipotetiche e per nulla ravvisabili alla realtà che dovrà essere ricercata nel costruito e nel dialogo con l'amministrazione che potrà apportare le eventuali prescrizioni cautelative vista la particolarità dell'ambito», precisa l'assessore.
LA SPIEGAZIONE
Detta in termini meno tecnici: il Pua del 2018 già consentiva di arrivare a 13,5 metri d'altezza se, attorno, ci fosse stato un edificio storico di tale estensione. Adesso la possibilità è quella di arrivare a 15 metri ma sempre con la medesima prescrizione. «Le altezze dei futuri edifici saranno molto minori - conclude l'assessore- quello discusso è quindi un falso problema. Il progetto per l'ex Camuzzi prevede invece un recupero di qualità dell'area la riqualificazione delle mura anche attraverso interventi di restauro conservativo, una ordinata distribuzione della volumetria esistente che libererà lo spazio del bastione e lo renderà fruibile».
Paolo Calia
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