Doposcuola, 103 bimbi restano ancora in attesa

Venerdì 18 Settembre 2020
LA POLEMICA
CONEGLIANO Il doposcuola a Conegliano parte per 139 bambini su 242 iscritti, 103 restano in standby. Le tariffe sono le stesse e se più della metà delle famiglie tira un sospiro di sollievo, le altre per il momento dovranno attendere forse i primi di ottobre, un problema notevole destinato a creare non poche polemiche. Dopo avere aspettato fino all'ultimo minuto utile delle delucidazioni che sgravassero l'amministrazione comunale dalla responsabilità insinuata nelle linee guida del Miur, Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, per quel «è caldamente sconsigliato organizzare attività che prevedano il mescolamento di allievi afferenti a classi diverse», l'assessore alla Pubblica Istruzione Gianbruno Panizzutti ha inviato ieri sera una lettera ai genitori con i parametri della scelta. «Si è provveduto a stilare, per ciascun plesso, una graduatoria per individuare le classi aventi diritto alla fruizione del servizio, adottando un criterio che pondera il numero di alunni iscritti in ciascun giorno di doposcuola e le ore di frequenza del servizio su base settimanale si legge - al fine di garantire l'accesso ai gruppi più numerosi rispondendo al maggiore fabbisogno. Il conteggio è stato effettuato nel seguente modo: sommatoria del numero di bambini presenti in ciascun giorno per tipo di servizio (es.: assistenza mensa e/o doposcuola) moltiplicato per le ore richieste di servizio (es.: 1 ora per assistenza mensa, 2 ore per doposcuola fino alle ore 16.00, 4 ore per doposcuola fino alle 18.00)». Il risultato è che il servizio parte in tutte le scuole come l'anno scorso nella data preannunciata del 23 settembre, ma per ora solo per 13 gruppi classe. «Questo non vuol dire che i bambini iscritti ai Cse delle classi meno numerose siano esclusi sottolinea l'assessore Non appena arriveranno linee più morbide siamo pronti a farli partire anche il giorno dopo». Sulla stessa linea anche il sindaco Fabio Chies: «Ci siamo presi la responsabilità di far partire il servizio, come annunciato, laddove c'erano le condizioni di sicurezza per la salute e la tutela dei bambini perché abbiamo perfettamente chiara l'importanza del doposcuola per le famiglie. Non siamo riusciti ad accontentare tutti subito, ma quanto prima speriamo di ricevere le delucidazioni che tutti noi attendiamo da giorni». Dal fronte del Csa, la cooperativa che gestisce il servizio per conto del comune, arrivano parole rassicuranti: «Noi siamo pronti alla ripartenza afferma la coordinatrice Manuela Dal Bianco Si perde qualcosa nel non avere i gruppi misti dal punto di vista socio-educativo, ma sicuramente aumenterà la qualità nella gestione dei compiti con i gruppi classe e un minor numero di bambini. Veniamo dall'esperienza positiva dei centri ricreativi estivi e siamo ottimisti».
Chiara Dall'Armellina
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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