Biglietto e giallo «Avrei voluto tenerti con me»

Martedì 24 Aprile 2018
MONTEBELLUNA
L'ha trovata in via Dei Stech Tony Gajo. Atterrata su un albero d'ulivo, una piccola mongolfiera, giunta da chissà dove, apre mille interrogativi e suggestioni. Dentro a quell'involucro bianco, infatti, c'è un messaggio, indubbiamente sgrammaticato dal punto di vista ortografico, ma ricco di contenuto. E da tanti punti di vista quasi agghiacciante. «Se potessi tornare indietro -scrive una mano femminile, tondeggiante e quasi di bambina- avrei lottato fino alla fine per tenerti con me. Rimanerai (rimarrai...) il mio piccolino e la cosa più bella che potevo fare in 18 anni di vita».
MISTERO
Ma chi è l'autrice di quel messaggio? E a chi si rivolge? Alla fine di un amore o alla fine di qualcos'altro, ad esempio una vita? E' quello che si chiedono anche gli internauti che hanno commentato ritrovamento della mongolfiera e messaggio. Il testo, a quanto si legge dalla data, risale al 16 febbraio di quest'anno, oltre due mesi fa, ma è stato trovato solo ora. «Lo scritto si presta a diverse interpretazioni -commenta Tony Gajo- una su tutte il dolore e il dramma della giovane persona che lo ha scritto». E la sensazione comune è che possa trattarsi di un aborto o comunque di un bimbo sottratto alla madre. Sembra una rinuncia a cui la giovane è stata costretta, magari una ferita ancora aperta. E attorno a quel messaggio si sono moltiplicate le ipotesi fra le quali quella dell'aborto sembra appunto la prevalente. E chissà se questa madre mancata, o madre privata del figlio, ha vissuto del tutto o in parte un dramma analogo a quello della madre di Luisa, la giovane di cui le cronache si sono interessate mesi fa e che avrebbe partorito a Montebelluna. Erano altri tempi, altre generazioni, altre situazioni. Ma chissà se magari anche quella mamma di tanti anni fa ha affidato al vento e a una mongolfiera tutto il suo dolore.
IPOTESI
Ma c'è anche un'ipotesi più leggera, quella che richiama semplicemente alla fine di un amore, un sentimento che, durante l'adolescenza, viene più che mai vissuto come qualcosa di assoluto e totalizzante. Difficile pensare che possa arrivare una risposta a tutti questi dubbi. A meno che la ragazza della mongolfiera, spinta magari dall'interesse che ha suscitato, non decida di raccontarsi. E raccontare quelle parole affidate al vento. E a un ramo di ulivo. Simbolo di quella pace di cui, magari, ha particolare bisogno.
Laura Bon
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