UNA SIGNORA DI CARATTERE

Lunedì 19 Febbraio 2018
Nemmeno gli infortuni fermano la Signora, uscita vittoriosa dalla stracittadina risolta da Alex Sandro, confermatosi uomo-derby: già a segno all'andata e decisivo anche nel 2016 quando servì l'assist a Cuadrado che determinò la svolta della stagione dei bianconeri, il brasiliano ha premiato la scelta di Allegri di schierarlo nel tridente offensivo, vista l'emergenza in attacco accentuata dall'immediato infortunio di Higuain.
BOTTA A FREDDO
Andato in rete 8 volte nelle ultime 5 partite, il Pipita stavolta non lascia il segno anche perché la sua gara dura in pratica 2 minuti: alla prima azione, si scontra con Sirigu in uscita e si fa male alla caviglia sinistra, già toccata duro col Tottenham. Il centravanti argentino prova a restare in campo, tenta anche qualche scatto ma zoppica vistosamente e al quarto d'ora deve arrendersi, sostituito da Bernardeschi a sua volta non in perfette condizioni fisiche, tanto che uscirà con una borsa del ghiaccio su un ginocchio. Costretto a fare di necessità virtù, Allegri sposta Douglas Costa nel ruolo di falso 9 e la risposta dell'ex Bayern non si fa attendere: al 20' scodella dalla linea di fondo un pallone in area intercettato da Asamoah che prova il sinistro di prima intenzione, respinto sulla linea da De Silvestri.
FASCIA SINISTRA
Molte azioni della Juventus si sviluppano sulla sinistra, dove il ghanese e Alex Sandro, di solito in concorrenza per una maglia da titolare, mostrano una buona intesa e spingono costantemente, creando scompiglio tra la difesa del Torino che sotto la gestione Mazzarri non aveva ancora subito gol in casa. A rompere l'incantesimo è Alex Sandro, trovatosi al posto giusto sul traversone di Bernardeschi che al 33' vince un dribbling su Molinaro e mette un pallone tagliato in area, spinto in rete da due passi dall'esterno brasiliano tenuto in gioco da De Silvestri. Mazzarri protesta con Orsato perché a suo giudizio l'azione è viziata da una spinta su Ansaldi dello stesso Bernardeschi: l'arbitro di Schio si consulta a distanza con Irrati che dopo aver rivisto l'episodio al Var avalla la sua decisione di convalidare la rete. Per quanto incerottata, la Juve non corre rischi neppure nella ripresa: Szczesny si sporca i guantoni per bloccare un sinistro da fuori area di Iago Falque e per il resto fa da spettatore, ben protetto da una difesa che nelle ultime 12 gare di campionato ha subito un solo gol, per di più ininfluente nella gara vinta 3-1 a Verona contro l'Hellas.
BENE RUGANI
Rilanciato dalle imperfette condizioni fisiche di Barzagli e dal turno di riposo concesso a Benatia, Rugani si è disimpegnato bene accanto a Chiellini, togliendo i rifornimenti a Belotti che ha sprecato la prima e unica occasione capitatagli dopo 8 minuti e per il resto è rimasto isolato, almeno fino all'ingresso di Niang. Nella Juve si è rivisto Dybala, in campo nell'ultimo quarto di gara al posto di Douglas Costa: l'argentino è ancora indietro di condizione ma avrà modo di rendersi utile, vista la penuria di attaccanti a disposizione.
Carlo Repetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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