CALCIO
Ancora un colpo di scena in merito al passaggio di proprietà del Portogruaro Calcio. Nonostante l'accordo trovato, le strette di mano ed i verbali ormai scritti e pronti per essere firmati, all'incontro finale che, nella serata di giovedì, avrebbe dovuto vedere la proclamazione del nuovo presidente Ciro Astarita, il massimo dirigente dimissionario Antonio Tarlà ha marcato visita, evitando di presentarsi nella sede di Via Stadio. Assenza strategica, se si considerano le trattative avviate per cedere il Portogruaro nelle mani degli imprenditori portogruaresi Andrea Bertolini e Gianfranco Barbui (presidente del Pramaggiore), che sembrano, salvo ulteriori colpi di scena, ormai in dirittura d'arrivo. Una situazione che non è andata giù a Ciro Astarita e a Giorgio Furlanis, quest'ultimo responsabile del settore femminile e membro del Direttivo portogruarese uscente, al quale era stato conferito il mandato di chiudere la trattativa con Astarita. In conferenza stampa, i due hanno attaccato a spada tratta il presidente dimissionario Tarlà. Il suo, assieme a quello degli altri consiglieri, è stato un comportamento inqualificabile ha sottolineato Furlanis bastava dirlo e nessuno si sarebbe esposto. Ho messo la mia faccia per portare avanti questa trattativa senza che nessuno muovesse obiezione alcuna. Poi, il giorno della firma mi trovo davanti a questi voltafaccia quasi da moti carbonari. Sono disgustato, con me hanno chiuso. Non voglio sapere più niente del Portogruaro, mi occuperò del femminile fondando una nuova società. Deluso anche Astarita che aveva già incominciato a muoversi sul mercato assieme al diesse Paolo Trentin. Non capisco come ci si possa rimangiare un accordo ormai trovato. In fin dei conti sono stato cercato. Lasciavo loro tutte le sponsorizzazioni che avessero portato a copertura del pregresso. Adesso, con Furlanis mi occuperò del nuovo Portogruaro che si concentrerà sul femminile. (a.ruz.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA Ancora un colpo di scena in merito al passaggio di proprietà del Portogruaro Calcio. Nonostante l'accordo trovato, le strette di mano ed i verbali ormai scritti e pronti per essere firmati, all'incontro finale che, nella serata di giovedì, avrebbe dovuto vedere la proclamazione del nuovo presidente Ciro Astarita, il massimo dirigente dimissionario Antonio Tarlà ha marcato visita, evitando di presentarsi nella sede di Via Stadio. Assenza strategica, se si considerano le trattative avviate per cedere il Portogruaro nelle mani degli imprenditori portogruaresi Andrea Bertolini e Gianfranco Barbui (presidente del Pramaggiore), che sembrano, salvo ulteriori colpi di scena, ormai in dirittura d'arrivo. Una situazione che non è andata giù a Ciro Astarita e a Giorgio Furlanis, quest'ultimo responsabile del settore femminile e membro del Direttivo portogruarese uscente, al quale era stato conferito il mandato di chiudere la trattativa con Astarita. In conferenza stampa, i due hanno attaccato a spada tratta il presidente dimissionario Tarlà. Il suo, assieme a quello degli altri consiglieri, è stato un comportamento inqualificabile ha sottolineato Furlanis bastava dirlo e nessuno si sarebbe esposto. Ho messo la mia faccia per portare avanti questa trattativa senza che nessuno muovesse obiezione alcuna. Poi, il giorno della firma mi trovo davanti a questi voltafaccia quasi da moti carbonari. Sono disgustato, con me hanno chiuso. Non voglio sapere più niente del Portogruaro, mi occuperò del femminile fondando una nuova società. Deluso anche Astarita che aveva già incominciato a muoversi sul mercato assieme al diesse Paolo Trentin. Non capisco come ci si possa rimangiare un accordo ormai trovato. In fin dei conti sono stato cercato. Lasciavo loro tutte le sponsorizzazioni che avessero portato a copertura del pregresso. Adesso, con Furlanis mi occuperò del nuovo Portogruaro che si concentrerà sul femminile. (a.ruz.)
