Ecco perchè questa squadra può conquistare l'Europa League

Sabato 13 Gennaio 2018
IL CAMMINO FUTURO
Una vittoria in più rispetto al girone d'andata (si ricordi che il giro di boa dei bianconeri non è completo, manca ancora il recupero contro la Lazio) e i giochi potrebbero essere fatti. Lo dice l'analisi comparata di tutti i campionati di Serie A disputati nella seconda decade del secolo in corso.
Per qualificarsi ai preliminari di Europa League (per alcuni è una faticaccia da evitare, visto che la competizione continentale inizia già a fine luglio) possono bastare dai 56 ai 58 punti. La posizione che sia Massimo Oddo che la proprietà hanno messo nel mirino è la settima: di norma non garantirebbe l'accesso all'ex Coppa Uefa, ma nel caso in cui le due finaliste di Coppa Italia dovessero essere posizionate dal primo al sesto posto (eventualità quasi certa), si libererebbe una casella in più. E l'Udinese il settimo posto ce l'ha nelle corde, oltre che nel mirino.
I PRECEDENTI
Dalla stagione 2010-2011 solo due volte si è andati oltre i 58 punti. È successo l'anno scorso, quando l'Inter si è piazzata settima (a giugno però il posto buono per l'Europa era il sesto) con 61 punti alla fine del campionato, ed è accaduto nella stagione 2012-2013, quando la Lazio ha centrato l'obiettivo totalizzando esattamente lo stesso score dei nerazzurri di De Boer, Pioli e Vecchi. Negli altri cinque campionati la quota utile per il settimo posto è sempre stata più bassa. Si è andati dai 56 punti totalizzati dalla Sampdoria nel 2015 ai 57 del Torino di Ventura (2014), sino ai 58 messi insieme dalla Juventus di Gigi Delneri nel 2011. L'obiettivo, considerata la marcia sprint dell'Udinese di Oddo, è più che alla portata. Bisognerà solamente non perdere il feeling con la vittoria.
TABELLA DI MARCIA
Oggi Lasagna e soci hanno 28 punti. Manca ancora la partita all'Olimpico contro la Lazio da recuperare, che vale ancora per il girone d'andata. Restano da giocare 19 partite, e i punti necessari alla qualificazione in Europa potrebbero essere una trentina, cioè tre in più rispetto a quelli incamerati in un girone (la partita di Verona contro il Chievo ha completato i 19 impegni che rappresentano la metà della stagione). Sostituendo una sconfitta (magari proprio quella rimediata contro la Spal all'andata) e inserendo al suo posto una vittoria (domenica prossima ecco già la prima occasione), basterebbe - si fa per dire - mantenere lo stesso ritmo fatto vedere da agosto a inizio gennaio. Se si dovesse sfondare il muro dei 60 punti, l'Europa sarebbe praticamente cosa certa.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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