Torna l'aiuto psicologico per i sanitari

Martedì 1 Dicembre 2020
(F.Cam.) Nella nuova battaglia per fronteggiare la seconda e più pesante ondata pandemica, medici, infermieri e tutto il personale sanitario si è nuovamente trovato in prima linea. A differenza dei mesi scorsi, ora sembra essere più solo, con il sostegno popolare intaccato da chi preferisce credere ai complotti piuttosto che alla realtà dei fatti e da chi arriva perfino a puntare il dito contro le stesse persone che fino a poco tempo fa erano appellate come angeli ed eroi. Il ruolo è lo stesso. La fatica di più. Il nuovo sforzo che si somma al vecchio. Fisico, perché tutto il sistema sanitario sopporta un peso mai visto in tempi recenti, ma anche mentale, sia per l'esposizione al rischio, che per il trovarsi a ricoprire ruoli fondamentali sotto mille pressioni. Per dare loro una mano, l'Ulss 5 ha riattivato il servizio di sostegno psicologico, per supportare, come a primavera, gli operatori sanitari e tecnico-professionali che ne sentano la necessità. «Gli operatori sanitari stanno affrontando una fase di stanchezza e di paura perché ormai conoscono il nemico- sottolinea il direttore generale Antonio Compostella - nella prima fase avvertivano incredulità, ansia, incertezza e senso di impotenza. Ora temono di non avere la forza di vivere un'altra volta il dolore della prima ondata e non hanno ancora smaltito la stanchezza». Per fissare una consulenza si può scrivere a supporto.psicologico@aulss5.veneto.it.
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