QUESTURA
ROVIGO Un tuffo in vasca per rinfrescarsi, poi la doccia gelata: i loro cellulari avevano preso il volo. È successo martedì pomeriggio nella piscina di viale Porta Po, che in questi giorni di afa è presa d'assalto da quanti cercano un po' di refrigerio, oltre da chi desidera già sfoggiare un'invidiabile abbronzatura.
Nel clima rilassato di una situazione balneare, seppur alle porte di Rovigo, può accadere di abbassare la guardia sul fronte della sicurezza, ma l'insidia è sempre in agguato, come hanno amaramente sperimentato sulla loro pelle, arrossata dal sole, due frequentatori della piscina. Infatti, dopo essersi allontanati per circa una ventina di minuti dal punto dove avevano lasciato asciugamani e vestiti per un bagno ristoratore, si sono poi accorti che i loro smartphone erano evaporati. Il furto, compiuto con estrema rapidità e forse da qualcuno non alla sua prima volta, è stato poi segnalato alla polizia. Le due vittime hanno poi formalizzato la denuncia, raccontando nei minimi dettagli l'accaduto, un atto formale che di fatto dà il via alle prime attività d'indagine, che potrebbero anche permettere in tempi relativamente brevi di risalire a chi ha allungato le mani in piscina e ha arraffato i due cellulari, dispositivi che possono essere tracciati.
F.Cam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Un tuffo in vasca per rinfrescarsi, poi la doccia gelata: i loro cellulari avevano preso il volo. È successo martedì pomeriggio nella piscina di viale Porta Po, che in questi giorni di afa è presa d'assalto da quanti cercano un po' di refrigerio, oltre da chi desidera già sfoggiare un'invidiabile abbronzatura.
Nel clima rilassato di una situazione balneare, seppur alle porte di Rovigo, può accadere di abbassare la guardia sul fronte della sicurezza, ma l'insidia è sempre in agguato, come hanno amaramente sperimentato sulla loro pelle, arrossata dal sole, due frequentatori della piscina. Infatti, dopo essersi allontanati per circa una ventina di minuti dal punto dove avevano lasciato asciugamani e vestiti per un bagno ristoratore, si sono poi accorti che i loro smartphone erano evaporati. Il furto, compiuto con estrema rapidità e forse da qualcuno non alla sua prima volta, è stato poi segnalato alla polizia. Le due vittime hanno poi formalizzato la denuncia, raccontando nei minimi dettagli l'accaduto, un atto formale che di fatto dà il via alle prime attività d'indagine, che potrebbero anche permettere in tempi relativamente brevi di risalire a chi ha allungato le mani in piscina e ha arraffato i due cellulari, dispositivi che possono essere tracciati.
F.Cam.
