ECONOMIA
MESTRE Per aggregare le piccole e medie imprese presenti sul territorio, lo strumento del contratto di rete veniva utilizzato già da un decennio, ma ora Confindustria Venezia-Rovigo ha deciso di dargli ulteriore impulso con l'obiettivo dichiarato di superare gli ostacoli, anche culturali, che impediscono alle aziende di crescere. Rispetto ad altre forme di aggregazioni aziendali, il contratto di rete presenta il vantaggio di mettere insieme le aziende che ambiscono a essere più competitive sul mercato interno e su quello globale, senza che gli imprenditori aderenti debbano rinunciare alla propria indipendenza e visione manageriale o di conduzione aziendale. Nelle sole province di Venezia e Rovigo 700 aziende hanno stipulato con successo un centinaio di contratti di rete, un risultato che l'associazione che rappresenta gli interessi dei datori di lavoro considera ancora insufficiente.
«Dobbiamo essere più bravi a convincere i nostri imprenditori a superare una certa mentalità che ancora ostacola le aggregazioni d'impresa, accompagnandoli con appositi strumenti di assistenza tecnico-giuridica - spiega Vincenzo Marinese, presidente di Confindustria Venezia Rovigo - con l'obiettivo di far conoscere tutte le opportunità di crescita che questo strumento può offrire alle nostre piccole e media imprese».
Tra le linee guida che accomunano i contratti di rete, vi è la previsione di un affiancamento manageriale concepito per meglio focalizzare il core-business o la parte commerciale di una data attività imprenditoriale. L'esperienza fin qui maturata mostra come questo strumento giuridico, che non delega ad altri soggetti l'attività imprenditoriale, possa trovare applicazione non solo nel comparto manifatturiero, ma anche in quelli dell'artigianato, dell'edilizia, dell'agricoltura e del commercio.
PIANO AVVIATO
Il progetto di aggregazione di imprese, chiamato CrescereinRete, ha preso il via al Vega di Marghera con un evento inserito all'interno della rassegna Atelier di idee . Da un'indagine effettuata a partire dal 2017 dal Centro studi di Confindustria , risulta come le piccole e medie imprese che hanno sottoscritto il contratto di rete, nell'arco di un triennio abbiano visto crescere mediamente il proprio fatturato del 14,4% e il numero di dipendenti dell'11,2%. «Le reti sono aggregazioni tra imprese che per raggiungere obiettivi strategici decidono di condividere un programma di attività. Questo strumento è utile alla crescita delle piccole e medie di ogni settore - sottolinea Eva Bredariol, avvocato specializzato nella redazione di contratti di rete - ma in realtà serve anche alle imprese di grandi dimensioni, in quanto consente di mettere ordine all'interno delle proprie filiere».
Paolo Guidone
© RIPRODUZIONE RISERVATA MESTRE Per aggregare le piccole e medie imprese presenti sul territorio, lo strumento del contratto di rete veniva utilizzato già da un decennio, ma ora Confindustria Venezia-Rovigo ha deciso di dargli ulteriore impulso con l'obiettivo dichiarato di superare gli ostacoli, anche culturali, che impediscono alle aziende di crescere. Rispetto ad altre forme di aggregazioni aziendali, il contratto di rete presenta il vantaggio di mettere insieme le aziende che ambiscono a essere più competitive sul mercato interno e su quello globale, senza che gli imprenditori aderenti debbano rinunciare alla propria indipendenza e visione manageriale o di conduzione aziendale. Nelle sole province di Venezia e Rovigo 700 aziende hanno stipulato con successo un centinaio di contratti di rete, un risultato che l'associazione che rappresenta gli interessi dei datori di lavoro considera ancora insufficiente.
«Dobbiamo essere più bravi a convincere i nostri imprenditori a superare una certa mentalità che ancora ostacola le aggregazioni d'impresa, accompagnandoli con appositi strumenti di assistenza tecnico-giuridica - spiega Vincenzo Marinese, presidente di Confindustria Venezia Rovigo - con l'obiettivo di far conoscere tutte le opportunità di crescita che questo strumento può offrire alle nostre piccole e media imprese».
Tra le linee guida che accomunano i contratti di rete, vi è la previsione di un affiancamento manageriale concepito per meglio focalizzare il core-business o la parte commerciale di una data attività imprenditoriale. L'esperienza fin qui maturata mostra come questo strumento giuridico, che non delega ad altri soggetti l'attività imprenditoriale, possa trovare applicazione non solo nel comparto manifatturiero, ma anche in quelli dell'artigianato, dell'edilizia, dell'agricoltura e del commercio.
PIANO AVVIATO
Il progetto di aggregazione di imprese, chiamato CrescereinRete, ha preso il via al Vega di Marghera con un evento inserito all'interno della rassegna Atelier di idee . Da un'indagine effettuata a partire dal 2017 dal Centro studi di Confindustria , risulta come le piccole e medie imprese che hanno sottoscritto il contratto di rete, nell'arco di un triennio abbiano visto crescere mediamente il proprio fatturato del 14,4% e il numero di dipendenti dell'11,2%. «Le reti sono aggregazioni tra imprese che per raggiungere obiettivi strategici decidono di condividere un programma di attività. Questo strumento è utile alla crescita delle piccole e medie di ogni settore - sottolinea Eva Bredariol, avvocato specializzato nella redazione di contratti di rete - ma in realtà serve anche alle imprese di grandi dimensioni, in quanto consente di mettere ordine all'interno delle proprie filiere».
Paolo Guidone
