Zoldo: «Ristori alle famiglie se non decolla la stagione»

Venerdì 27 Novembre 2020
Zoldo: «Ristori alle famiglie se non decolla la stagione»
IL SUSSIDIO
VAL DI ZOLDO Il Comune accantona il tesoretto per le famiglie in difficoltà: se non apriranno gli impianti, il municipio penserà alle spese di chi non ce la fa. È stata discussa ieri sera in Consiglio comunale la proposta dell'amministrazione De Pellegrin, già vagliata dall'Ufficio ragioneria, di predisporre il piano di aiuti nel caso la stagione invernale non partisse. Senza gli impianti aperti, si sa, si rischia la debacle per la Val Zoldana dove la gran parte della popolazione lavora, in modo diretto o indiretto, in attività legate alla ricettività. Dagli alberghi, sono una quindicina nel territorio, agli impianti fino alle aziende agricole, ai bar e ai ristoranti: il turismo muove l'economia di Val di Zoldo. Era di 230 mila euro il primo stanziamento del Governo nell'ambito del fondo funzioni fondamentali, pensato per aiutare il Comune a far fronte alla crisi e alle spese impreviste. A questo gruzzolo si sono aggiunti di recente altri 40 mila euro da impiegare per il trasporto scolastico e nel sociale e altri 20 mila euro di buoni spesa. «Del primo stanziamento abbiamo utilizzato solo una parte spiegano dall'Ufficio ragioneria -, perchè di fatto eravamo riusciti a riorganizzare il trasporto scolastico stando nella capienza limite dell'80% senza dover aggiungere mezzi né investimenti. Di conseguenza oggi ci ritroviamo con 110 mila euro a disposizione, da poter spendere per la pandemia». Tutto, si capisce, è legato alle decisioni della politica da qui alle prossime settimane: se il grande circo bianco aprirà come da previsioni l'8 dicembre, al limite il 22, allora la stagione sarà salva, o quasi, e grosse ricadute economiche nella comunità non sono previste. Se cosi fosse il fondo verrà comunque impiegato per le spese impreviste legate alla pandemia. Se, e questo è il timore che si fa largo in questi giorni, la stagione dovesse arenarsi sulla decisione di tenere ferme le seggiovie, allora centinaia di famiglie si troverebbero in seria difficoltà. «Finora abbiamo assorbito il colpo, la stagione estiva tutto sommato ha funzionato e questo ha permesso di restare in equilibrio proseguono dalla Ragioneria -. Il fondo lo distribuiremo sulla base dell'Isee, ma con un tetto massimo più alto rispetto a quello previsto per il bando affitti». Come previsto dal Decreto del Ministro dell'Economia e delle finanze, il Comune deve certificare la perdita di gettito connessa all'emergenza epidemilologica, al netto delle minori spese e delle risorse assegnate a vario titolo dallo Stato. La delibera discussa e votata ieri sera in sede di assemblea consiliare mette nero su bianco diverse voci di spesa, per questo tesoretto. Si capisce, allora, come i soldi siano destinati ai cittadini, sì, ma anche alle associazioni presenti sul territorio, alle integrazioni al trasporto scolastico e non solo. Un aiuto a tutto tondo, per sostenere una comunità che potrebbe essere messa in ginocchio da qui alle prossime settimane. «Sostegno a famiglie e soggetti in disagio a seguito della riduzione dei redditi conseguenti a emergenza epidemiologica Covid 19 si legge nel documento -; misure a sostegno della ripartenza per associazioni e altri soggetti costituenti il tessuto sociale ed economico della comunità locale; interventi di adeguamento degli standard di pulizia, igienizzazione e dotazione di attrezzature e dpi in locali destinati a uso pubblico e misure a sostegno del trasporto scolastico».
IL CONSORZIO CADORE DOLOMITI
E intanto proprio ieri il Consorzio turistico Cadore Dolomiti ha preso carta e penna per chiedere aiuto al presidente del Consiglio sull'apertura della stagione turistica invernale.
Alessia Trentin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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